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Caos Pd, per recuperare Conte Zingaretti smentisce Gualtieri: "No al nuovo inceneritore"

Il governatore del Lazio tenta disperatamente di salvare l'alleanza con il Movimento 5 Stelle

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Sempre più psicodramma nel Pd in vista delle Regionali. Dopo la rottura di Giuseppe Conte dell'alleanza nel Lazio a causa della decisione del sindaco di Roma Roberto Gualtieri di costruire un termovalorizzatore per arginare l'emergenza rifiuti, il governatore Nicola Zingaretti sconfessa clamorosamente il primo cittadino della Capitale.

«Ho ascoltato la conferenza stampa, Conte rompe l’alleanza che governa il Lazio senza motivo perché la Regione non ha mai autorizzato e non autorizzerà l’inceneritore. Questo lo abbiamo già deciso noi, non ce lo dice lui. La scelta di Gualtieri riguarda la città anche in vista del Giubileo, per far fronte alla realtà che si è trovato ad affrontare dopo dieci anni di niente». Così Zingaretti, rispondendo ai cronisti a margine della presentazione del rapporto di fine mandato.

«È come se Conte dicesse: ’Non vado a vedere Bambi perché ho paura del Re leone. Ma nel Re leone Bambi non c’è», ha aggiunto Zingaretti. «Io non ho il compito di costruire l’alleanza futura ma sono un costruttore di unità a differenza di coloro che l’unità la distruggono per vicende partitiche», ha concluso.

«Queste sono brutte ingerenze di vicende politiche che riguardano il passato del centrosinistra e che per altro hanno già permesso l’elezione di La Russa al Senato, Fontana alla Camera e di Giorgia Meloni alla presidenza del Consiglio. Errare è umano. Perseverare diabolico». Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti commentando le parole del leader del M5s, Giuseppe Conte, sull’alleanza nel Lazio.

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