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Fontana: “Da Moratti tutte falsità”. Si infiamma lo scontro per la Lombardia
Attilio Fontana, governatore uscente della Lombardia, non ha nessun timore di una mancata ricandidatura da parte della coalizione di centrodestra e in un’intervista a La Stampa spazza via ogni dubbio sul proprio nome: “Giorgia Meloni mi ha detto per la prima volta che sarei stato il candidato del centrodestra in Lombardia a fine aprile, quando è venuta a Milano per la convention di Fratelli d’Italia. E me lo ha riconfermato più volte al telefono, anche recentemente. Lo stesso hanno fatto Matteo Salvini, il presidente Silvio Berlusconi e Maurizio Lupi. Se il mio nome non è stato ancora ufficializzato dalla coalizione è perché - spiega l’esponente della Lega - si stanno definendo gli ultimi dettagli anche sulle altre Regioni al voto”.
“In questi cinque anni - prosegue Fontana - la nostra coalizione è stata unita e non ci sono mai state fibrillazioni. La Lega è stata il primo partito ma non ha mai cercato di abusare della sua posizione. Immagino che lo stesso farebbe anche un eventuale nuovo socio di maggioranza”. Il presidente della regione risponde poi alle critiche mossa da Letizia Moratti, candidata del Terzo Polo, su sanità e fondi per la cultura: “Non c’è niente di vero”. Sulle liste d’attesa “le avevo messo a disposizione 100 milioni e dato carta bianca” mentre sulla cultura “sosteniamo le eccellenze come la Scala e l’attività di base diffusa sul territorio. Magari non interessa al jet set ma è apprezzata dalle comunità”. La sfida è già partita.