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Ultimo giro di poltrone: da Tremonti a Pera, ecco chi punta a presiedere le Commissioni
L'ora X è fissata per mercoledì prossimo, 9 novembre, quando le commissioni parlamentari (di cui oggi saranno formalizzate le varie delegazioni dai partiti) eleggeranno i propri presidenti, con delle votazioni che talvolta in passato hanno anche riservato qualche sorpresa.
Sarà in quel momento che i giochi si saranno chiusi anche per le ultime poltrone a disposizione dopo quelle di ministri e sottosegretari. Un passaggio, quindi, che fa gola a tantissimi nella maggioranza di governo tra chi finora è rimasto escluso dal valzer di nomine.
I partiti si sarebbero già accordati per la spartizione delle presidenze. Dodici in tutto dovrebbero andare a Fratelli d'Italia (7 alla Camera e 5 al Senato), sette totali alla Lega e cinque a Forza Italia. In quanto ai nomi, "Il Corriere della sera" traccia una serie di identikit. L'ex ministro Giulio Tremonti, eletto con FdI, potrebbe presiedere la commissione Esteri della Camera, mentre alle Finanze andrebbe Marco Osnato, sempre meloniano. Federico Mollicone punta alla Cultura mentre Marcello Pera dovrebbe essere il designato qualora prendesse effettivamente forma la commissione bicamerale per le riforme costituzionali.
In quanto alla Lega, al Senato Matteo Salvini propone due ex ministri come Giulia Bongiorno e Massimo Garvaglia, mentre c'è ancora grandissima incertezza in Forza Italia dove l'unica sicura di essere riproposta è Stefania Craxi alla guida della Commissione Esteri, mentre il tajaneo Battistoni sogna l'Agricoltura.
In quanto alle opposizioni, mentre il Copasir andrà sicuramente al Pd (lo sognano Guerini e Borghi, ma potrebbe spuntarla Boccia con il sostegno dei grillini) la partita più interessante si gioca alla Vigilanza Rai. Dove teoricamente è favorito Stefano Patuanelli del M5S, ma lo sgambetto potrebbe arrivare da Maria Elena Boschi, magari sostenuta pure dal centrodestra.