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Omnibus, “e i conflitti degli esponenti Pd?”. De Magistris attacca la sinistra e difende Lollobrigida
Luigi De Magistris, leader di Italia Popolare, è ospite della puntata del 31 ottobre di Omnibus, talk show mattutino di La7 condotto da Andrea Pennacchioli e si inserisce sul tema del conflitto di interessi: “In Italia sono molti i politici ed esponenti di partito che hanno incarichi in importanti società che producono armi. Non è che se vince la destra dobbiamo dimenticarci gli incarichi importanti di esponenti del Pd. Come parliamo di chi sta guadagnando sul gas sappiamo anche chi sta guadagnando con le armi. Penso che sia stato assolutamente inopportuno nominare Guido Crosetto ministro della Difesa, perché anche se tu dismetti quell’incarico è evidente che ti sei occupato di quel tema. Non è che se ti dimetti ti distacchi completamente da quel mondo”.
“Diverso - spiega però De Magistris - invece il discorso di Lollobrigida. Mi sembra eccessivo dire che Lollobrigida non può essere nominato perché è il cognato di Giorgia Meloni, fa politica da tanti anni. Apriremmo un cascione, come si dice a Napoli, abbiamo qui in Campania il caso di De Luca, che oggi appare come il nuovo che avanza e invece c’è un familismo di cui sono state scritte pagine memorabili. Non credo che il giornalismo abbia fatto scontri al centrodestra come qualcuno dici, mi auguro che con il tempo ci siano sempre più giornali che non siano riferimento di qualche partito. Quando tutta la stampa comincerà ad essere autonoma, indipendente e plurale sarà - dice l’ex magistrato - un bel giorno. Auspichiamoci che magistratura e stampa siano veramente autonome ed indipendenti, la democrazia sarebbe più garantita e i cittadini si sentirebbero più sicuri”.