quadro politico

“Nodi interni e Parlamento balcanizzato come la Jugoslavia”. Verderami avvisa Meloni

“Giorgia Meloni dovrà gestire tre maggioranze e fronteggiare quattro opposizioni. La discussione sui temi concreti ha mostrato un Parlamento balcanizzato come nemmeno la Jugoslavia del dopo Tito”. È questo l’incipit dell’articolo di Francesco Verderami sul Corriere della Sera, un pezzo nel quale si dà il quadro generale della politica italiana e delle prossime sfide del governo che ha ottenuto la fiducia da Camera e Senato. “Il confronto è stato franco e rispettoso. In fondo, nonostante alcuni arroccamenti, a mio avviso si è parlato molto di temi concreti” il pensiero che filtra dal presidente del Consiglio, che però è avvisato: “Da una parte - scrive il giornalista - il collante di governo non riesce a celare le divergenze tra alleati. Dall’altra, oltre le evidenti differenze tra Pd, M5S e Azione, è nato nelle Aule delle Camere una sorta di ‘intergruppo degli intransigenti’ che salda i grillini, la sinistra radicale e una frangia dei democratici sui nodi della guerra e della giustizia”.

 

  

 

Il centrodestra, più che problematiche di potere, presenta diversi nodi di politica, con un primo segnale di Meloni a Matteo Salvini su immigrazione e tetto all’uso del contante. E da questo punto del discorso Verderami tira fuori l’asse tra la premier e Matteo Renzi: “Il passaggio sul contante ha confermato al Pd l'esistenza di un link tra i due. Quando Meloni ha citato le parole dell'ex ministro dell'Economia Padoan, il democratico Boccia si è girato verso l'ex compagno di partito e gli ha mimato ‘Quella è roba tua’”. C’è poi la questione dell’opposizione alle riforme della Giustizia e l’atteggiamento di Silvio Berlusconi: “All'apparenza - mette in evidenza l’articolo sul quotidiano - è stato conciliante verso Meloni, ma in realtà ha avuto toni rivendicativi sul ruolo avuto dal fondatore del centrodestra, e che rimandano a sfide future nella coalizione”. 

 

 

“I problemi per il governo non verranno dalla politica estera ma dalla politica interna” profetizza un dirigente di Forza Italia. Il Ddl concorrenza e il terzo decreto Aiuti in primis e poi le questioni economiche e, come già sottolineato, quelle sulla giustizia.