Il senatore virologo del Pd Crisanti attacca Meloni sui morti Covid: "Di più nelle regioni di destra"
Il senatore Andrea Crisanti, televirologo del Pd, attacca Giorgia Meloni sui morti di Covid: "Ce ne sono stati di più nelle regioni governate dalla destra". Ecco le sue parole pronunciate a La7: "Quella data dalla premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni programmatiche sulla gestione della pandemia è una ricostruzione falsa, più che ingenerosa. Le forze che criticano le misure prese contro il Covid guarda caso sono le stesse che si sono affrettate a dire dopo la prima ondata che il virus era morto e bisognava smantellare le misure di protezione perché non sarebbe arrivata la seconda andata. Sono quelle forze che hanno fatto una guerriglia contro il governo insieme alle regioni governate dalla destra. Penso al Veneto, che ha avuto 1.500 morti nella prima ondata e poi si è fissata con la fascia gialla e ha avuto dieci, dodicimila morti con le successive. Dobbiamo ricordarcelo questo".
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Crisanti, intervistato da La Stampa, ha aggiunto: "Meloni dovrebbe ricordare che a fare disastri senza paragoni al mondo durante la prima ondata è stata proprio la regione Lombardia, amministrata dal centrodestra, che ha negato per parecchio tempo le pericolosità del virus e che negli anni ha costruito un modello di sanità centrato tutto sull’ospedale, lasciando sguarnito il territorio, che infatti non è riuscito a fare alcun filtro durante la prima ondata. Quando le persone morivano senza nemmeno arrivarci, in ospedale. E anche in seguito, nel 2021, sono state le regioni di centrodestra a sbracciarsi per chiedere misure meno restrittive. Avremmo potuto evitare decina di migliaia di morti rispetto agli 80 mila che abbiamo contato nonostante i vaccini".
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Sul Covid le opposizioni sono spaccate. Meloni nel suo discorso ha aperto ad una commissione d'inchiesta. Bisognerà fare luce su cosa non ha funzionato e sul motivo per cui, nonostante le restrizioni maggiori in Europa, l'Italia in proporzione alla popolazione non ha avuto meno morti di altri Paesi. Italia Viva e Azione hanno detto di essere d'accordo con l'istituzione di una commissione d'inchiesta, tanto che hanno già presentato una proposta di legge in tal senso. Il Terzo polo vuole far luce soprattutto sulla prima fase della pandemia, quando era commissario all'emergenza Domenico Arcuri e presidente del Consiglio Giuseppe Conte, quando ci sono stati molti problemi nell'approvvigionamento dei dispositivi di protezione.