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Governo, Santanchè contro il conflitto di interessi: "Pronta a cedere le deleghe"
Le opposizioni al governo Meloni sono sul piede di guerra. Nel mirino, la questione del conflitto di interessi che riguarderebbe alcuni ministri appena nominati. Come rivela Monica Guerzoni sulle colonne del Corriere della Sera, al centro della bufera ci sono il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e la ministra del Turismo, Daniela Santanchè.
Il primo è stato attaccato dal presidente del M5S Giuseppe Conte "per essere passato direttamente dalla rappresentanza di interessi di industrie che operano nel settore della difesa al ministero competente". Crosetto è stato per anni presidente di Aiad, la federazione che riunisce le aziende dell'aerospazio, della sicurezza e della difesa. Come riporta il Corriere della Sera, "Crosetto ha confermato di aver deciso di cedere tutte le sue aziende, rinunciando al 90% del suo reddito". Inoltre il ministro ha tre mesi per farlo. Sullo stesso tema le opposizioni hanno assaltato anche la ministra Daniela Santanchè perché avrebbe un conflitto di interessi in quanto "socia di minoranza (al 24%) nella proprietà del Twiga Beach Club, lo stabilimento extralusso di Flavio Briatore in Versilia che paga circa 17.600 euro l'anno per la concessione, ma stando ai dati del 2019 il locale sul mare produce qualcosa come 4 milioni l'anno di incassi" riporta il Corriere della Sera.
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Proprio come Crosetto, anche Santanchè sostiene di non essere in conflitto di interessi perché "non ha ruoli, non ha cariche e non siede nel cda dell'impresa di Marina di Pietrasanta. Eppure la ministra - che è andata spesso in tv a sostenere la causa dei balneari contro la riforma, fortemente voluta dall'ex premier Mario Draghi e poi stoppata dalla Lega - riconosce che «se ci fosse un problema di opportunità» lei non avrebbe nulla in contrario a cedere le deleghe sulle spiagge: «Non ho ancora parlato con Meloni, ma se decidesse di assegnarle ad altri non avrei obiezioni»" si legge nel pezzo di Monica Guerzoni.