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Giorgia Meloni si insedia a Palazzo Chigi e carica il governo sui social
Governo Meloni, si parte. Dopo la cerimonia della campanella, il neo presidente del Consiglio dei Ministri carica la sua maggioranza anche sui social. Meloni pubblica un video-riassunto della giornata trionfale che l'ha vista insediarsi ufficialmente a Palazzo Chigi con la sua squadra di governo. «Si comincia - scrive sui social - Con molta emozione ma anche con la consapevolezza delle difficili sfide che ci attendono. Ora tocca a noi», dice il presidente del Consiglio che accompagna alle sue parole una clip video dei momenti salienti della giornata e ripropone lo slogan della campagna elettorale: «Siamo pronti».
Lealtà e responsabilità. E la promessa di «procedere uniti» per affrontare le tante emergenze con cui il Paese sta facendo i conti. È il messaggio che Giorgia Meloni consegna ai suoi ministri, nel primo Cdm che vede la nomina di Alfredo Mantovano a sottosegretario della presidenza del Consiglio e l’attribuzione delle funzioni di vicepremier ad Antonio Tajani e Matteo Salvini. «Si comincia. Con molta emozione ma anche con la consapevolezza delle difficili sfide che ci attendono. Ora tocca a noi: siamo pronti», è il messaggio di Meloni affidato a twitter dopo la riunione del consiglio dei ministri. Un cdm lampo, mezz’ora appena, mentre è lunghissimo e con pochi precedenti il colloquio che precede la cerimonia di insediamento con il premier uscente, Mario Draghi. Quasi un’ora e mezzo insieme, per parlare dei tanti dossier che il governo Meloni ha ora sul tavolo. Meloni arriva puntualissima, accolta dal picchetto d’onore. Draghi l’attende sullo scalone, il sorriso largo, le chiede come stia e lei risponde sincera: «bene, questa sotto è una cosa un pò impattante emotivamente», con un chiaro riferimento al suo arrivo nel cortile, con la marcia militare e gli onori, il saluto alla bandiera. Quando arriva il momento simbolico dello scambio della campanella -che contraddistingue l’insediamento del nuovo governo- Meloni sorride e cerca di scherzare a modo suo: «dove devo andare?», ironizza sul protocollo, poi fa suonare diverse volte la campanella con cui si dà l’inizio al Consiglio dei ministri (da qui la cerimonia che prende il suo nome, ndr), e chiede «si sente?». Ma gli occhi sono lucidissimi, non riesce a nascondere la commozione, l’intensità del momento. Destinato ad entrare nella Storia, perché è lei la prima donna premier del Paese.