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Governo, Meloni sente I vertici Ue e rassicura Zelensky: "Dalla parte dell'Ucraina"

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"Ecco la squadra di Governo che, con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l'Italia. Adesso subito al lavoro". Sono da poco passate le 11 quando Giorgia Meloni lascia il Colle in auto e affida ai social le prime parole successive al giuramento - recitato a memoria ma con una piccola aggiunta alla formula prevista ("il mio mandato") - tenuto nel Salone delle Feste del Quirinale dinanzi al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. L'esecutivo guidato dalla nuova presidente del Consiglio è ufficialmente in carica.

La premier, che per l'occasione sceglie di indossare un tailleur nero, pubblica anche una foto di San Giovanni Paolo II, "un Pontefice, uno statista, un santo. Ho avuto l'onore e il privilegio di conoscerlo e sono onorata che sia il Santo di questo giorno così particolare per me".  Particolare anche perché caratterizzato da un mix di emozioni fortissime, quelle del Quirinale prima, quelle di Testaccio poi, dove Meloni si sposta - dopo una breve pausa caffè con la famiglia in un bar nei pressi della Garbatella - per partecipare nella Chiesa di Santa Maria Liberatrice al funerale di Francesco Valdiserri, il 18enne figlio di due giornalisti del Corriere della Sera investito e ucciso la notte del 20 ottobre in via Cristoforo Colombo.

La premier, con al fianco il presidente del Senato Ignazio La Russa, resta fino alla fine in piazza assieme alle tante persone giunte per l'ultimo saluto. Poi torna a casa, per mettersi subito al lavoro. Nel pomeriggio sente telefonicamente i vertici delle istituzioni europee Charles Michel (presidente del Consiglio europeo), Ursula Von der Leyen (presidente della Commissione Europea) e Roberta Metsola (presidente del Parlamento europeo). A tutti e tre scrive anche via Twitter. "Non vedo l'ora di continuare il proficuo dialogo iniziato a Bruxelles qualche mese fa - il messaggio a Metsola -. L'Italia farà la sua parte per un'Europa forte ed efficace nel rispondere alle sfide del nostro tempo". "Desiderosi e pronti a collaborare con voi per rafforzare la resilienza dell'Ue di fronte alle nostre sfide comuni", aggiunge quindi rivolgendosi a Von der Leyen, per poi chiudere con Michel sottolineando di essere "pronti a fare del nostro meglio" con le 27 "Nazioni europee" che "cooperano insieme per un'Europa migliore" e stanno insieme "per la libertà e la democrazia".

Significativo anche il 'cinguetto' inviato al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky: "L'Italia è e sarà sempre dalla parte del coraggioso popolo ucraino che lotta per la sua libertà e per una giusta pace. Non sei solo!". L'accoglienza internazionale è calorosa, anche da oltreoceano arriva il 'benvenuto' di Joe Biden, a cui Meloni assicura: "Stati Uniti e Italia sono uniti da una profonda amicizia e dalla partnership transatlantica, fondata su valori comuni. Non vedo l'ora di rafforzarli ulteriormente, battendoci insieme per la libertà e la sicurezza internazionale".

 

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