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Governo Meloni, Antonio Tajani telefona al ministro degli Esteri dell'Ucraina

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Sarà anche una conseguenza scatenata, negli ultimi giorni, dalle parole di Silvio Berlusconi su Putin, ma il neo ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ribadisce ancora una volta la sua scelta di campo. Europeista e atlantista e, naturalmente, al fianco dell'Ucraina nella sua lotta contro l'invasore russo. «Il mio primo atto da ministro degli Esteri sarà telefonare al collega, il ministro degli Esteri ucraino, per esprimere solidarietà a un popolo invaso che sta combattendo per la libertà». Lo ha dichiarato ai microfoni di Valentina Loiero del Tg4, il neo ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Voglio portare tutta la mia esperienza per far sì che l’Italia possa affrontare e superare tutti gli ostacoli che ha di fronte». 

 

 

 

Antonio Tajani, 69 anni, è fin dalla sua fondazione, l’uomo europeo di Forza Italia. Romano di origini ciociare, al seguito del padre ufficiale dell’esercito ha vissuto in Francia da bambino, per concludere gli studi a Roma dove si è laureato in Giurisprudenza alla Sapienza. In gioventù milita nel movimento monarchico; ufficiale dell’aeronautica e poi giornalista, scrive per «Il Settimanale»; conduce il Giornale radio 1 alla Rai; è responsabile della Redazione Romana de «Il Giornale» e, come giornalista, è inviato fra l’altro in Libano, Unione Sovietica e Somalia. Fonda con Silvio Berlusconi Forza Italia e viene subito eletto parlamentare europeo: lo sarà per 5 legislature, con la pausa di quando fa parte della Commissione europea, fino allo scorso 12 ottobre. Nel frattempo, è stato il Commissario italiano nell’esecutivo comunitario in due diverse Commissioni Ue guidate entrambe dal portoghese Josè Barroso. Dal 2008 sostituisce Franco Frattini (che viene nominato ministro degli Esteri) e assume la responsabilità dei Trasporti, oltre ad essere uno dei vicepresidenti; nel 2010 viene nominato Commissario all’Industria e Turismo e rimane vicepresidente. Commissario molto attivo in entrambi i casi, ha fra l’altro promosso l’adozione del nuovo regolamento dei trasporti e una maggiore tutela dei diritti dei passeggeri, mentre nel secondo mandato ha sostenuto il settore del turismo europeo e ha fra l’altro condotto da Bruxelles una lunga battaglia contro i ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione in Italia, penalizzanti soprattutto per le piccole e medie imprese.

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