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Governo Meloni, mossa a sorpresa di Berlusconi su Tajani. Tutti i ministri

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Nelle ricostruzioni della salita al Colle del centrodestra per le consultazioni con il capo dello Stato Sergio Mattarella viene sottolineato come Silvio Berlusconi si sia presenta al Quirinale accompagnato dai fedelissimi capigruppo Alessandro Cattaneo e Licia Ronzulli. Antonio Tajani, coordinatore del partito è arrivato poco dopo, da solo. I retroscena lo danno in rotta, a capo dei ’governisti', contro il partito dei fedelissimi berlusconiani, capeggiati da Ronzulli. Uno schema che viene smentito dal partito ma che la visita al Colle sembra assecondare. Così come le letture "simboliche" della foto diffusa dal Quirinale, con Tajani che siede di lato, da solo, nel tavolo occupato centralmente da Giorgia Meloni affiancata da Matteo Salvini e Berlusconi.

 

Eppure, secondo un retroscena di Affaritaliani, mentre si attende la lista dei ministri dopo che la leader di FdI è stata convocata al Colle per l'incarico, Tajani sarebbe ancora il ministro degli Esteri in tectore, salvo colpi di scena, nonostante le voci circolate in mattinata su un possibile stravolgimento dei nomi in lista. "Non dovrebbero incidere sulla collocazione di Tajani nell’esecutivo nemmeno le turbolenze create dagli ormai famosi audio rubati di Berlusconi su Putin: la vocazione europeista ed atlantica del numero 2 di FI è fuori discussione, come certificato anche dall’Europa", si legge nel totoministri che dà Tajani verso la conferma anche del ruolo di coordinatore di Forza Italia. Che, "contrariamente ai rumors circolati nelle ultime ore, non è mai interessato a Licia Ronzulli, neo capogruppo forzista al Senato". Per le altre cariche ancora in ballo, sarebbe confermato Carlo Nordio (FdI) alla Giustizia. 

 

Intanto secondo l’opinione prevalente, Meloni non soltanto accetterà, ma invece della tradizionale formula del successivo scioglimento della riserva, presenterà direttamente al capo dello Stato la lista dei ministri del suo Governo. Un esecutivo sprint che potrebbe giurare già domani al Quirinale. Tra le caselle più probabili Salvini alle Infrastrutture, Giorgetti all’Economia, Lupi ai Rapporti col Parlamento, Piantedosi all’Interno, Casellati alle Riforme. Gli ultimi ritocchi riguardano la Difesa e lo Sviluppo. 

 

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