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Altro audio di Berlusconi sull’Ucraina: “Zelensky? Meglio che non parlo...”. Le colpe della guerra
Emerge un nuovo audio della riunione tra Silvio Berlusconi e i suoi parlamentari, anche questo incentrato sulla guerra in Ucraina e le cause che hanno fatto scoppiare il conflitto. “Sapete com'è avvenuta la cosa della Russia? Anche su questo vi prego, però, il massimo riserbo” si sente nel file venuto in possesso di Lapresse, che aveva già pubblicato i due precedenti interventi del Cavaliere con i suoi deputati e senatori, di cui uno su Vladimir Putin e uno su Giorgia Meloni. “Sapete com'è avvenuta la cosa della Russia? Anche su questo vi prego, però, il massimo riserbo. Promettete?” esordisce Berlusconi.
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Che poi dà il via ad un racconto: “La cosa è andata così, nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l'Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l'altro. L'Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche. Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti. Arriva Volodymyr Zelensky, triplica gli attacchi alle due repubbliche. Disperate, le due repubbliche mandano una delegazione a Mosca e finalmente riescono a parlare con Putin. Dicono ‘Vladimir non sappiamo che fare, difendici tu’. Lui è contrario a qualsiasi iniziativa, resiste, subisce una pressione forte da tutta la Russia. E allora si decide a inventare una operazione speciale. Le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev, deporre il governo in carica, Zelensky eccetera, e mettere un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso, un'altra settimana per tornare indietro”.
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Le cose per Putin e per la Russia non vanno come sperato, così come spiega Berlusconi ai suoi: “È entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall'Occidente. E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane, è diventata una guerra di duecento e rotti anni (sic). Quindi, questa è la situazione della guerra in Ucraina”.
Infine un giudizio su Zelensky, per il quale riceve anche un applauso dai presenti: “Io non vedo come possano mettersi a un tavolo di mediazione Putin e Zelensky. Perché non c'è nessun modo possibile. Zelensky, secondo me... Lasciamo perdere, non posso dirlo… Quello che è un altro rischio, un altro pericolo che tutti noi abbiamo, oggi, purtroppo, nel mondo occidentale, non ci sono leader, non ci sono in Europa e negli Stati Uniti d’America. Non vi dico le cose che so ma leader veri non ce ne sono. Posso farvi sorridere? L’unico vero leader sono io....".