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Nuovo governo, Sallusti avvisa Berlusconi. La lettera al Cav

Giada Oricchio
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“Caro amico ti scrivo”: Alessandro Sallusti, direttore di "Libero" ha pubblicato una lettera aperta a Silvio Berlusconi sul suo quotidiano. Dopo la raffica di sciagurate dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente di Forza Italia (l’amicizia riallacciata con Putin con tanto di “lettera dolcissima” ricevuta per il suo compleanno insieme a 20 bottiglie di vodka, il pizzino a Meloni sul “suo uomo che lavora per me” e l’annuncio unilaterale di Casellati Ministro di Giustizia, smentito da FdI), Sallusti ha esplicitato il suo pensiero: “Con affetto e riconoscenza, le dico una cosa molto semplice: non la capisco più e non essendo l’unico penso che il problema non sia mio”.

Sallusti va subito al nocciolo della questione: “Lei ora dice, uso parole mie: Giorgia Meloni non ci rispetta. Non entro nel merito, ma certo svelare a due giorni dalla nascita di un governo, l’affettuoso carteggio tra lei e Putin non agevola certo il compito che aspetta la futura premier e quindi l’Italia nei consessi internazionali occidentali né il lavoro del suo Antonio Tajani nel caso, come probabile, andasse a ricoprire il ruolo di ministro degli Esteri”.

Il direttore lancia un salvagente al fondatore di Mediaset riconoscendogli assenza di malizia o intenzioni offensive quando ha detto “l’uomo della Meloni è un mio dipendente”, ma al tempo stesso ha evidenziato che sia stata un’uscita improvvida perché A“permetterà a più d’uno di usare quelle parole per costruire castelli di sabbia che rischiano solo di mettere in imbarazzo la famiglia Meloni”. Nonostante Andrea Giambruno lavorasse per l’azienda di Cologno Monzese ben prima di conoscere la leader di Fratelli d’Italia.

Fra le righe, si legge un chiaro avvertimento di Sallusti al suo ex editore: “Chi non la conosce potrebbe equivocare ogni frase e pensare che voglia affossare il sogno non di Giorgia Meloni ma di una buona parte degli italiani. Ecco presidente, questo sarebbe troppo anche per Silvio Berlusconi”.

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