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Governo, scossone nel toto-ministri: Adolfo Urso allo Sviluppo economico

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Giorgia Meloni sta lavorando alla squadra di governo ma lo schema non è ancora completato. Ci sono sei o sette caselle ancora da chiudere, ha affermato Salvini ai deputati, secondo quanto viene riferito da fonti parlamentari all’Agi. Giorgetti andrà al Mef, lo stesso Salvini alle Infrastrutture, per il dicastero della Disabilità si fanno i nomi di Baldassarre e Locatelli, Calderoli sarà ministro per gli Affarei regionali. All’Agricoltura non andrà il leghista Centinaio, si fanno i nomi di De Carlo di Fdi e del ’tecnicò Berutti. Per quanto riguarda il Mise salgono le quotazioni di Urso. Potrebbe essere l’attuale presidente del Copasir a succedere allo stesso Giorgetti, anche se in ballo c’è anche Crosetto. 

 

 

Anche alla Difesa ci dovrebbe essere un esponente di Fratelli d’Italia. Per l’Istruzione c’è l’ipotesi Valditara, Fitto dovrebbe andare agli Affari europei, Musumeci potrebbe andare al ministero per il Mezzogiorno. Per il dicastero della Salute è favorito Rocca (Croce Rossa), Lupi potrebbe guidare i Rapporti col Parlamento. Ipotesi Roccella alla Famiglia, Calderone al Lavoro, Colosimo (o Santanchè) al Turismo, per la Cultura si fa il nome di Guerri. Fazzolari è destinato a ricoprire il ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. I vicepremier saranno Tajani (al termine della riunione di gruppo di FI si è intrattenuto a parlare con Berlusconi) e Salvini che ha incontrato i senatori e i deputati. «Sul governo siamo a buon punto», ha detto questa mattina il presidente di Fdi Meloni che ha visto, tra gli altri, il leghista Calderoli. 

 

 

Oggi è anche il giorno dei capigruppo che prenderanno parte alle consultazioni al Colle: confermati Malpezzi e Serracchiani per il Pd, Lollobrigida e Ciriani per Fdi, Molinari e Romeo per la Lega. M5s punta su Floridia al Senato e Silvestri alla Camera, per Italia viva e Azione ci saranno Richetti a Montecitorio e Paita a palazzo Madama. Cambiano i capigruppo di FI: Cattaneo prende il posto di Barelli, la Ronzulli quello della Bernini. Alle Autonomie al Senato Julia Unterberger, al misto De Cristofaro. Per la Camera al misto Schulian. Poi sarà la volta delle vicepresidenze delle Camere, dei sottosegretari e della guida delle Commissioni.

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