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Nuovo caso per Silvio Berlusconi: "Ho chiesto tre ministri e Meloni mi ha riso in faccia"

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Non solo il caso dei regali scambiati con Vladimir Putin. Ora Silvio Berlusconi deve fare i conti anche con altre parole pronunciate durante il suo intervento alla riunione dell’assemblea di Forza Italia alla Camera per l’elezione del capogruppo.

 

Stavolta si tratterebbe di un duro attacco a Giorgia Meloni, riportato da Lapresse. «Ieri con la signora - avrebbe detto il Cavaliere - abbiamo parlato anche di ministri, che erano quattro e sono saliti a cinque. Ma io ho insistito perché la Lega ha già avuto qualcosa più di noi perché la signora Meloni si è tenuta la presidenza del Senato, e io le ho detto che deve imparare da capo di un governo almeno ad usare il condizionale. Quando parli dei tuoi alleati dovresti dire "il Senato mi piacerebbe tenerlo per Fdi" e non "il Senato è mio", perché così non si fa. Io ho fatto quattro volte il presidente del Consiglio, e il presidente del Consiglio deve essere aperto e generoso nei confronti degli alleati se vuol tenere unita la coalizione. La presidenza della Camera l’ha data alla Lega e, da che mondo è mondo, in Italia la presidenza del Senato vale due ministeri per chi non ce l’ha, vale un ministero la presidenza della Camera. Quindi noi gli abbiamo chiesto tre ministeri, mi ha riso in faccia, ne ho chiesti due, ha riso ancora, ne ho chiesto uno, ha detto ok. Questa è la situazione che ho trovato». 

 

 

Neanche il tempo di chiudere il caso degli aggettivi su Meloni scritti sul foglietto che Berlusconi si ritrova a gestire un altro caso delicato per i rapporti con la leader di Fratelli d'Italia.

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