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Governo, Pier Silvio Berlusconi sente Giorgia Meloni per calmare le acque
Lunghe ore di preparazione prima della chiamata tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. A spuntarla in Forza Italia sono i “governisti”, che hanno lavorato assiduamente per cercare di riportare la pace tra i due leader. In questo elenco il Corriere della Sera inserisce Gianni Letta, tornato ad essere l’eminenza azzurra con la sua presenza a Villa San Martino, e i figli del Cavaliere, Marina e Pier Silvio, che si sono spesi in prima persona per far ripartire il dialogo con la premier in pectore.
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“Addirittura, nel momento in cui sembrava che la trattativa non riuscisse a ripartire, ad alzare il telefono per contattare Meloni sarebbe stato l’ad di Mediaset, Pier Silvio, da sempre distante dalla politica attiva ma unito alla leader di FdI da una simpatia reciproca che in questo caso provoca malumori nel Pd” la ricostruzione del quotidiano, che riporta poi la frase di Berlusconi che annuncia il superamento del momento più duro della tempesta dopo il colloquio con Meloni: “Queste cose ce le lasceremo alle spalle. E tra pochi giorni avremo anche il governo, vedrete. Anche io vorrei che al Quirinale finissimo per andare tutti assieme, che cosa credete?”.
E il luogo dell’incontro è un altro segnale di quanto l’ex presidente del Consiglio abbia dovuto ingoiare il rospo: niente faccia a faccia in un campo neutro come Montecitorio, ma appuntamento a via della Scrofa nella sede di Fratelli d’Italia. “Nessuna fuga in avanti da nessuno, niente dichiarazioni preliminari su pretese (lato Berlusconi) e veti (lato Meloni), caselle e ministeri. Per quello ci sarà spazio dopo, non prima” quanto filtra dagli schieramenti, con Berlusconi che ha archiviato la voglia di ministeri per Licia Ronzulli e che molto probabilmente non riuscirà a piazzare uno dei suoi al ministero della Giustizia. E non viene escluso che ci possa essere un colpo di scena: un mazzo di fiori per Meloni, con tanto di foto del Cav all'ingresso.