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Lollobrigida parla chiaro: “No ad inciuci o governi anomali, o c’è unità o si torna al voto”
Francesco Lollobrigida, deputato di Fratelli d’Italia e cognato di Giorgia Meloni, è stato intervistato da Repubblica per fare un punto della situazione in vista dell’incontro con Silvio Berlusconi: “Noi siamo disposti a qualsiasi cosa per rispondere agli impegni assunti con gli italiani. L'obiettivo di tutti dev'essere il bene del Paese, scegliere insieme una squadra per realizzarlo ed essere leali reciprocamente. Serve un percorso di chiarezza che nelle prossime ore contiamo si possa riattivare. Non possiamo più perdere tempo. Giorgia non conosce il rancore e qualsiasi arrabbiatura, se emersa, sarà sopita dall'interesse generale. Lei ha sempre avuto rispetto per la storia politica di Berlusconi, pretende analogo rispetto non tanto per lei ma per i milioni di elettori che l'hanno votata”.
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“Credo che la generosità del Cavaliere prevarrà rispetto a chi - la frecciata a qualche fedelissimo del leader azzurro - sta provando a far diventare FI un partito diverso rispetto a quello che è sempre stato, mettendo davanti i personalismi, e tentando di modificarne il codice genetico. Non sono possibili inciuci né governi anomali. Vede, quando Giorgia ha detto di non essere ricattabile alludeva esattamente a questo, parlava di dinamiche politiche. Inaccettabile pensare di far mancare i numeri per fare quello che vuoi tu. Non è un metodo che porta a una conciliazione. A noi non è mai interessato governare solo per farlo, vogliamo coinvolgere le migliori energie dentro e fuori la politica. Se ci saranno queste condizioni, bene. Altrimenti neppure ci proviamo. E torniamo dagli elettori, riproponendo a quel punto una coalizione diversa dall'attuale ma ripartendo, per quanto riguarda FdI, dal consenso che abbiamo avuto. Però non credo che accadrà”.
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Lollobrigida disegna la strada davanti a Meloni: “Se incaricata dal Capo dello Stato, non si tirerà indietro dal presentare una squadra autorevole, con energie del centrodestra e della società. E nella fase della fiducia, altre forze potrebbero essere interessate a dare un contributo positivo. Il dialogo, certo, oggi è più facile con Berlusconi e Casellati. Continua a essere incomprensibile quello che hanno fatto gli altri forzisti in Senato”. Stoccata finale all’opposizione: “Hanno perso il lume della ragione”.