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Accordo Meloni-Berlusconi: sacrificio Ronzulli, ma c'è il via libera sul ministero della Giustizia

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Fumata bianca ad un passo tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. L’accordo tra i due leader è soltanto questione di formalità, che andranno messe per iscritto nell’incontro che si terrà nella sede di Fratelli d’Italia a seguito della crisi scaturita dal mancato voto per l’elezione di Ignazio La Russa al Senato. La ricostruzione dell’intesa è fatta da Affari Italiani: “Berlusconi ha chiesto un dicastero per la fedelissima Licia Ronzulli, pur sapendo benissimo che la leader di FdI era contraria, alzando poi la tensione con il caso La Russa-foglietti. Il tutto per arrivare alla pace sacrificando, come era ovvio fin dall'inizio la senatrice azzurra, ma ottenendo ciò che voleva”.

 

 

Lo scenario prevede che a FI vada il ministero della Giustizia, con un ballottaggio tra Maria Elisabetta Alberti Casellati e Francesco Paolo Sisto, leggermente in svantaggio rispetto alla ex numero uno di Palazzo Madama. Con il via libera e con l’ok ad Antonio Tajani agli Esteri il Cavaliere si ritroverà quindi con due ministeri di peso. A parziale compensazione c’è anche la “retrocessione” di Anna Maria Bernini, che non farà più il ministro dell’Istruzione, ma quello dell’Università. Altri nomi in ballo sono quelli di Alessandro Cattaneo per la Transizione ecologica o per gli Affari Regionali e quello di Maurizio Gasparri, che potrebbe finire alla Pubblica amministrazione. Un accordo che fa contenti tutti.

 

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