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Governo, il messaggio di Crosetto a Berlusconi: "Se sceglie i migliori..."
Poteva ottenere molto ma Silvio Berlusconi si è puntato su un solo nome e tutto si è incagliato, Ma il governo di centrodestra nascerà e Forza Italia non andrà da sola alle consultazioni con il presidente Sergio Mattarella. A dirlo è Guido Crosetto, tra i co-fondatori di Fratelli d'Italia e tra i più ascoltati da Giorgia Meloni. Di lui si parla anche per un ministero di peso, come il Mise. L'ex sottosegretario in una intervista a Quotidiano nazionale ha detto che "nessuno vuol fare un governo senza FI o che non sia di centrodestra. Abbiamo visto, per anni, governi tra Lega e M5s, M5s e Pd, Lega-Pd-M5s. Vuole che ora non ne nasca uno di centrodestra? Vorrebbe dire farsi molto male. Non succederà. E neppure che FI vada da sola alle consultazioni".
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Sul caso nato con l'elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato, Crosetto spiega che "c’è stato un atto di rottura forte, simbolico, al Senato, ma alla Camera tutto il centrodestra ha votato, compattamente, per Fontana. Dopo la lite, ci sarà la ricomposizione. Meloni non è una che porta rancore".
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Alla fin fine, il nodo è uno solo "Da parte di Berlusconi c’è stata una richiesta specifica" ossia per la senatrice Licia Ronzullim ma "Meloni ha ritenuto di scegliere un’altra figura. Potevano cambiare obiettivo e invece si sono infilati in un braccio di ferro, tra minacce, atti, gesti, voti, eccetera". Secondo l'imprenditore "Forza Italia poteva avere tutte le soddisfazioni che voleva, ma ha fatto problemi solo su un nome. Meloni ha risposto 'voglio le donne e gli uomini migliori'. Berlusconi dovrebbe scegliere, per il governo, le persone con il metro con cui ha fatto fortuna nelle sue aziende: selezionando i migliori tra tutti", è il messaggio di Crosetto che sottolinea come la leader di FdI "chiede a se stessa sempre di più" e "non ha debiti da pagare verso nessuno" e pertanto, "sceglierà i più bravi".
E lui, Crosetto, non si espone: un ministero o un ruolo nel governo "è l'ultimo dei miei pensieri", se "il futuro premier riterrà che possa essere in qualche modo utile, servendo l'Italia in qualche ruolo, me lo dirà e, a quel punto, mi porrò il problema a mia volta. Ma sto benissimo anche fuori dal governo".