Governo, la pace Berlusconi-Meloni si gioca sul ministero dello Sviluppo economico: la richiesta
È stata tracciata una rotta per appianare le divergenze tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. La partita tra il leader di Forza Italia e quella di Fratelli d’Italia si gioca sul ministero dello Sviluppo economico, con gli azzurri che hanno chiesto un dicastero in più e hanno chiaramente fatto capire la propria preferenza. Il Cavaliere, spiega Repubblica, è conscio della spaccatura in atto tra le due ali del suo partito ed è pronto a fare un passo in avanti verso la compagna di coalizione. Ma ad una condizione: dovrà essere lei a fare il primo passo e a dare le giuste “compensazioni” dopo quanto successo sul ministero della Giustizia, prima richiesta, e sul veto posto su Licia Ronzulli.
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Berlusconi vuole quindi cinque ministeri per Forza Italia, uno in più di quanto pattuito nelle scorse settimane. Per la poltrona di ministro della Sviluppo economico è stato proposto il nome di Gliberto Pichetto Fratin, attualmente vice di Giancarlo Giorgetti al Mise. Lo scenario sembra però piuttosto complicato: Meloni non ha intenzione di concedere un ruolo così importante, che vuole destinare a Guido Crosetto. I pacieri, Ignazio La Russa e Gianni Letta, stanno cercando di organizzare un incontro tra i due. Ma Repubblica fa presente anche un’altra tematica da tenere d’occhio: “Il tutto in una situazione che dentro FI è di estrema fibrillazione, con il timore che un irrigidimento della posizione anti-governista possa generare una fuga di parlamentari verso altri lidi. Magari verso i gruppi che la componente ‘Noi moderati’ sta tentando di costituire con l'aiuto proprio di Fratelli d’Italia”.
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