il caso

La Russa, a Tagadà sgancia un'altra bomba su Berlusconi: "Non ce l'aveva con me"

Giada Oricchio

“Il vaffa non era per me”: così Ignazio La Russa smentisce video e ricostruzioni giornalistiche. Giovedì 13 ottobre durante l’elezione del nuovo presidente del Senato, le telecamere hanno immortalato un diverbio tra Silvio Berlusconi e Ignazio La Russa. Dal labiale, si è capito che il neo eletto speaker di Palazzo Madama gli ha chiesto: “Hai votato per me?” e il leader di Forza Italia visibilmente irritato: “Sono stato preso per il c*lo da tutti. Mi avevano promesso soltanto… per Licia Ronzulli… ma vaffan***o”.

Oggi però La Russa ha dato un’altra versione dei fatti. Intercettato all’uscita da Montecitorio, ha spiegato ai cronisti: “Non ho sentito Berlusconi, ma colgo l’occasione per assicurarvi in tutta sincerità che non mi ha rivolto nessuna parola ingiuriosa che non mi ha rivolto nessuna parola ingiuriosa. Il vaffa? Se lo ha detto dopo che me ne sono andato, non lo so”. E dopo una brevissima pausa ha sottolineato luciferino: “Sicuramente non era indirizzato a me!”. Sul documento, carpito dai quotidiani “La Repubblica” e “Corriere della Sera” in cui Berlusconi aveva scritto di suo pugno che Giorgia Meloni ha un comportamento “supponente, prepotente, arrogante e offensivo (depennato l’aggettivo ridicolo, nda). Una con cui non si può andare d’accordo”, il presidente del Senato ha fatto una specie di appello: “Silvio Berlusconi dovrebbe dichiarare quello di cui io sono quasi certo, che quella foto è fake, però deve dichiararlo lui, io non lo posso dire”.

  

Tuttavia, il leader di Forza Italia non può dirlo perché gli appunti sono del tutto veri e originali. Resta da capire se quelle critiche rispecchino il pensiero di Berlusconi o siano un riassunto delle opinioni di altri membri della coalizione di centrodestra riferite all'ex premier durante incontri privati.