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Pd, è guerra tra correnti. Orlando verso la candidatura contro Bonaccini ma spunta il terzo nome

Prende forma la corsa alla segreteria del Pd. Nel congresso che dovrebbe rifondare il partito dopo il disastro delle elezioni del 25 settembre appare certa la candidatura di Andrea Orlando e si prefigura così una sfida con Stefano Bonaccini. Il primo "ci pensa da giorni, ne sta parlando con diverse personalità del mondo degli ex diesse del Pd (e non solo)" si legge in retroscena de La Stampa.

"È un'ipotesi, non lo escluderei" dice Orlando a chi lo ha sentito nelle ultime ore, ma in realtà la sua candidatura è più di un'ipotesi. Sarebbe l'uomo "della sinistra dem, sfidando così Stefano Bonaccini, sponsorizzato dall'ala liberal, Base Riformista di Lorenzo Guerini. Con un terzo concorrente, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, spinto a candidarsi non solo da Dario Franceschini a cui è molto legato, ma gradito anche a Enrico Letta" è la geografia delle correnti dem. In sospeso la candidatura di Elly Schlein e quella di Enzo Amendola, confermata quella di Paola De Micheli.

  

Intanto Dario Franceschini è al lavoro per le cariche che spettano all'opposizione. Le voci che trapelano dai dem parlano di uno "schema di gioco" che "prevede un accordo con i 5stelle per le cariche di garanzia, ovvero la presidenza del Copasir, (Lorenzo Guerini o Enrico Borghi in pole) e la commissione di Vigilanza Rai (Stefano Patuanelli o Ettore Licheri)".