Governo Meloni, svolta sulla Salute: il big favorito. Chi va alla Giustizia
Ore decisive per la formazione del governo di centrodestra o comunque di una lista più o meno completa dei ministri. Oggi, mercoledì 12 ottobre, si vedranno i tre leader Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi ma i nodi da sciogliere non sono pochi. A partire dalla scelta dei presidenti di Camera e Senato. Secondo le ultime indiscrezioni, Ignazio La Russa è favorito su Roberto Calderoli per la presidenza di palazzo Madama, mentre a Montecitorio spetterà alla Lega indicare il nome (Riccardo Molinari o Giancarlo Giorgetti), ricorda il Giornale che riporta alcuni nuovi nomi nel borsino dei papabili del governo.
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Giorgetti è in ballo anche per il ministero dell'Economia, che resta il principale nodo da sciogliere. Il secondo, è quello su Licia Ronzulli. La senatrice "farà parte della rosa di Fi" per il governo "ma la delega sarà decisa in ultimo" si legge nel retroscena. Novità nel ventaglio di nomi per il ministero della Salute, sotto i riflettori dopo la pandemia di Covid. Infatti "l'ex direttore della Protezione Civile Guido Bertolaso sembra aver superato Guido Rasi", già direttore dell'Agenzia europea per i medicinali Ema, dato come favorito negli scorsi giorni.
Meloni, Salvini e Berlusconi sciolgono il nodo ministri
Gli altri nomi. Per gli Esteri tiene l'ipotesi Antonio Tajani, per il quale ossi parla in alternativa dello Sviluppo economico. In corsa per il Mise anche Antonio D'Amato, ex presidente di Confindustria, "che però potrebbe essere piazzato alla Transizione ecologica". Per la Giustizia il nome di Carlo Nordio perde slancio in favore dell'attuale presidente del Senato Elisabetta Casellati. A Letizia Moratti potrebbe essere affidata l'Università, ad Adolfo Urso alla Difesa, al Lavoro si parla di un tecnico (potrebbe essere Marina Calderone, presidente dell'Ordine dei consulenti del Lavoro). Salvini pare indirizzato verso il ministero delle Infrastrutture con Matteo Piantedosi sempre in pole per il Viminale. Ballottaggi per Famiglia e Natalità (Simona Baldassarre o Isabella Rauti) e Beni Culturali (Giampaolo Rossi e Alberto Barachini).