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Governo Meloni, Nordio parla già da ministro: “Prima mossa? Processi da accelerare”

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“Non è la prima volta che vengo alla Camera, ma l’importanza della carica ti dà un’emozione pari a quella che avevo quando indagavo sulle Brigate Rosse”. È questa la reazione di Carlo Nordio, entrando in Sala Mappamondo alla Camera per la registrazione dopo l’elezione come deputato nella nuova legislatura. “Quella - aggiunge Nordio - è stata l’esperienza più bella che ho fatto nel mio campo, e questa è l’esperienza più bella in un altro settore”.

 

 

Nordio, in corsa per una poltrona da ministro della Giustizia, non si tira indietro nel mettere in pubblica piazza i piani che attuerebbe in caso di nomina: “Il primo atto che farei se fossi nominato ministro della Giustizia? Accelerare al massimo i processi civili e penali perché la giustizia, in questo momento, è anche un fatto economico e in una fase di grande crisi finanziaria ed economica questo potrebbe avere un’efficacia positiva e immediata. Altre riforme dei codici penali si dovrebbero fare secondo me ma in un secondo tempo - conclude l’ex magistrato Nordio - perché in questo momento l’impatto economico è quello più urgente. E su questo si può provvedere proprio velocizzando la giustizia penale e anche civile”.

 

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