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Pd, De Micheli tenta la scalata e sputa veleno: “C'è misoginia tra le donne”

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Paola De Micheli tenta la scalata nel Pd puntando a diventare la nuova segretaria dem. In un'intervista al Corriere della Sera, l'ex ministra delle Infrastrutture, sputa veleno soprattutto nei confronti delle donne del dem. "Siamo il partito che ha fatto più leggi a favore delle donne, ma poi le candidature a sindaco o presidente di Regione sono rarissime. E la colpa è anche della misoginia di alcune donne che, con un po’ di accidia, si sentono soddisfatte da un ruolo ancilliare” spiega De Micheli. 

La dem ha le idee chiare e annuncia una mozione infuocata al congresso: “Ho ragioni potenti per candidarmi alla segreteria di un partito che è scalabile. Non sono sola, tante federazioni e circoli lavorano con me a un’idea diversa di Pd, per mettere molto più potere decisionale nelle mani degli iscritti. Un cambiamento radicale, che illustrerò nella mozione e in un libro”. Paola De Micheli si prepara così a sfidare i principali rivali in lizza tra cui Stefano Bonaccini, Dario Nardella, Elly Schlein, Vincenzo De Luca e Matteo Ricci. E spiega di non temere nessuno. 

Dopo la sconfitta alle elezioni De Micheli è convinta della necessità di un cambio della dirigenza: “Adesso tocca alle donne e agli uomini nati tra i ’70 e ‘90” sottolinea l’ex ministra che ormai si sente già segretaria e annuncia battaglia a Giorgia Meloni: "Lei sarà la prima donna premier e io la prima segretaria del Pd, guiderò l'opposizione e torneremo a vincere. Sarò l'anti Meloni perché mi preoccupa molto il modello dei governi ungherese e polacco, che comprime le diversità in favore di una semplificazione deteriore" precisa l'ex ministra. 

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