Caso mascherine, pozzo senza fondo: "La Regione Lazio ha perso milioni di euro di penali"
I conti non tornano. A quanto ammontano, effettivamente, le perdite subìte dalla Regione Lazio nel caso delle «mascherine fantasma»? Per la procura della Corte dei conti il danno erariale di cui sono accusati nell'invito a dedurre il governatore Nicola Zingaretti e il responsabile della Protezione civile regionale Carmelo Tulumello sarebbe di 11,7 milioni. Ma questa cifra riguarda solo una parte del «mascherina-gate», quella relativa al rapporto tra l'amministrazione di via Cristoforo Colombo e la EcoTech, alla quale nel marzo 2020 furono anticipati 14,6 milioni di euro a fronte di una fornitura di 9 milioni di dispositivi di protezione personale per complessivi 35,8 milioni. Gli 11,7 milioni vengono ricavati considerando i due milioni di mascherine effettivamente consegnati.
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Ma la situazione sembra essere più complessa. Perché in ballo ci sono anche milioni di euro di penali e gli anticipi versati ad altre aziende fornitrici. Per fare luce sulla vicenda, il capogruppo della Lega alla Pisana, Angelo Orlando Tripodi, il 15 marzo 2022 ha presentato un accesso agli atti a Tulumello per fare luce sulle commesse sui dispositivi di protezione individuale dei fornitori della Regione Lazio nell'arco dell'emergenza Covid.
In particolare, il capogruppo leghista chiede di conoscere «quanto è stato versato delle somme anticipate dalla Regione sui conti correnti dell'ente da parte» di alcune aziende fornitrici, tra cui EcoTech e Internazionale Biolife. Tripodi chiede «di specificare a quale titolo siano state incassate le verie somme (penali sulle inadempienze, interessi moratori, spese legali) da parte dei fornitori».
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Ad oggi, il direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile non ha ancora risposto. sono passati sette mesi. I conti sono presto fatti. La Regione, nei contratti di fornitura, ha previsto una penale di 10mila euro per ogni giorno di ritardo. EcoTech avrebbe dovuto versare 1,8 milioni di penali, di cui 730mila euro come addebbito per la commessa di fornitura girata alla Internazionale Biolife, che a sua volta avrebbe dovuto due penali da 1,4 e 1,34 milioni rispettivamente per 140 e 130 giorni di ritardo nella fornitura. Considerando tutti i ritardi delle altre aziende fornitrici, le penali complessivamente ammontano a 7,2 milioni di euro. La Regione li ha mai incassati? E che fine hanno fatto gli anticipi versati alle altre aziende?. «Da oltre due anni stiamo rincorrendo il presidente Nicola Zingaretti e la Protezione civile, guidata da Carmelo Tulumello, sullo scandalo delle mascherine fantasma - attacca Tripodi EcoTech ha restituito 1 milione e 746mila euro e ha consegnato 2 milioni di chirurgiche a fronte di 16.655.600 euro di anticipi.
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La società ha presentato un piano di rientro, sbandierato dalla Regione, di 13.520.000 euro. A cui vanno aggiunti 10mila euro di penale per ogni giorno di ritardo previsti negli ordini sottoscritti da Tulumello, le cui revoche sono giunte dopo 27 giorni per due forniture e 34 giorni per la terza». «Un altro fornitore, l'Internazionale Biolife - aggiunge il capogruppo leghista - ha ricevuto 4.960.000 euro di anticipo per due commesse, per le quali sono state applicate penali per 2.740.000 euro. Gli anticipi e le penali sugli altri fornitori? Ballano tanti milioni di euro. Silenzio dalla Protezione civile anche sull'ultimo accesso agli atti del 15 marzo scorso sui fornitori: dalle penali sulle inadempienze alle anticipazioni sulle commesse...».
Nell'ultimo question tima sull'argomento, l'ex assessore al Bilancio Alessandra Sartore ammetteva, il 3 febbraio 2021, che la Regione aveva recuperato da EcoTech 1,746 milioni di euro, ricordando sì l'applicazione delle penali «a titolo di esecuzione in danno», ma senza fare riferimento alla sua effettiva riscossione. Così come Sartore ricordava che nei confronti di Internazionale Biolife le penali applicate ammontavano a 2,74 milioni di euro e che la Regione stava procedendo all'accertamento in entrata. Quanto a European Network gli ammanchi ammontavano a 320.900 euro. Quei soldi, dopo un anno e otto mesi che fine hanno fatto?