Altro che 19%, Alessandra Ghisleri terrorizza il Pd: bomba sul congresso
Il dato è già allarmante, quel 19 per cento preso alle elezioni politiche dal Partito democratico, sotto la soglia psicologica del 20. Ma in vista di un iter congressuale che si preannuncia lungo e doloroso al Nazareno preoccupa l'analisi di quel voto che fotografa un distacco che appare ormai inarrestabile tra il Pd e i suoi elettori.
Alessandra Ghisleri, alla guida dlel'istituto di sondaggi Euromedia Research, spiega infatti sulla Stampa che l'84,3% degli elettori il 25 settembre "ha dichiarato di aver dato una preferenza consapevole e convinta", mentre il 15,7% ha espresso un voto "contro", per non far vincere l'avversario. Il questo contesto spicca un dati: "un terzo degli elettori del Partito Democratico ha votato 'turandosi il naso' (29,4%)".
In fuga dal Pd un buon 9 per cento che alle elezioni europee del 2019 aveva scelto il partito guidato allora da Nicola Zingaretti, spiega Ghisleri. "Per l'alleanza di centrosinistra si è passati dagli 8,3 milioni del 2018 ai 7,3 milioni di oggi con un saldo negativo di poco più di 800.000 voti". La "regina dei sondaggi" ribadisce come il partito di Enrico Letta abbia regalato voti ai suoi "spin off", le forze frutto di scissioni e spaccature in seno ai dem. Il Pd inoltre "ha perso il suo importante appeal tra i dipendenti, gli operai e i disoccupati che, già da tempo, si sono rivolti verso altre offerte politiche".
"Il 35,7% dell'elettorato del Pd individua nel suo Segretario il vero sconfitto di queste elezioni, tuttavia il tema si ripropone ad ogni mandato elettorale facendo emergere le difficoltà strutturali di un Partito, piuttosto che del Segretario di turno. Guardando al futuro Stefano Bonaccini ed Elly Schlein risultano essere i nomi più competitivi per il dopo Letta, tuttavia tra gli elettori del Pd emerge, forse complice la vittoria di Giorgia Meloni alle ultime elezioni, una preferenza maggiore per la Vice Presidente della Regione Emilia Romagna (26,5% vs 22,4%)", spiega la sondaggista.