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Roberto Calderoli contro Di Maio e Speranza: per noi doppia randellata

Roberto Calderoli non usa mezze misure. Dopo il risultato elettorale del Carroccio, il leghista analizza le cause del calo di consensi. Prima tra tutte l'alleanza nel governo Draghi con personaggi come Di Maio o Speranza che sono stati per la Lega una vera e propria randellata. «Soddisfatto del risultato? No. Ma tutti noi abbiamo imparato a guardare avanti. Io sono nella Lega dal 1989, ho visto il su e il giù. E la fase che abbiamo di fronte è fondamentale. Sono convinto che con il nostro lavoro al governo recupereremo, faremo qualcosa per questo Paese e dimostreremo a tutti la centralità della Lega»: parole di Roberto Calderoli riportate dal Corriere della Sera. Il calo esponenziale di consensi del partito, secondo Calderoli, è ascrivibile alla presenza leghista nel governo Draghi: «In tutta la campagna elettorale la domanda che mi veniva fatta era sempre la stessa: ma come fate a stare lì con Lamorgese e Di Maio? Con Speranza che, lo dico da sì vax convinto, ci avrebbe chiusi in casa per tutta la vita? Noi abbiamo pagato il biglietto d’ingresso e pagato anche all’uscita. Doppia randellata».

 

  

 

 

Congresso in arrivo in casa Lega? «A me pare stravagante. A leggere quello che alcuni scrivono sui social, sembra che i congressi non vogliamo farli. La Lega è nata, senza tesserati, nel gennaio 2020. Poi, c’è stato il Covid. Fino al maggio scorso, non potevi fare assembramenti senza green pass. Ora stiamo già facendo i congressi di sezione: Bergamo, per dire, li ha già finiti e andrà al provinciale. Quando vota, la gente ha sempre ragione. Però, c’è anche qualche genio che vuole fare i congressi regionali senza i congressi cittadini e provinciali. E io dico no».