Governo, Berlusconi avvisa gli alleati: garanti su collocazione internazionale
Silvio Berlusconi avverte gli alleati mentre si va verso un governo a guida Giorgia Meloni. «La maggioranza di centrodestra avrà i migliori rapporti con tutti, ma i nostri riferimenti sono l’Ue e l’Alleanza Atlantica. Di questo naturalmente saremo garanti, se ce ne sarà bisogno, nel modo più assoluto, anche in quanto membri del Ppe», ha detto il presidente di Forza Italia in un’intervista al Corriere della Sera.
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Per il Cav il suo partito è e sarà «protagonista del futuro di questo Paese». «Abbiamo ottenuto un risultato vicino a quello della Lega, ma la corsa non era fra noi alleati», sottolinea il leader azzurro. Se abbiamo una golden share sul rischio populismo? «In teoria, certo l’abbiamo, ma sono sicuro che non la dovremo mai usare. Però se pensassi davvero che esistesse il rischio di derive populiste, il governo non partirebbe neppure, anzi non saremmo nemmeno alleati con gli altri due partiti della nostra coalizione», assicura nell'intervista pubblicata martedì 27 settembre.
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«Meloni? Chi andrà a Palazzo Chigi lo deciderà il capo dello Stato. Ma se Fratelli d’Italia darà questa indicazione noi lealmente la sosterremo nelle consultazioni con il presidente della Repubblica», spiega Berlusconi, secondo cui la legge di Bilancio «dovrà coniugare il rigore con le esigenze di tutelare imprese e famiglie. E dovrà avviare il percorso della riforma fiscale». FI nel governo «avrà il peso di una forza politica numericamente e politicamente decisiva. Sui ministeri è molto prematuro parlare, ne discuteremo con il Presidente incaricato quando ci sarà, senza dimenticare che la scelta finale compete al presidente della Repubblica. Ovviamente la collocazione internazionale del Paese, per noi è una questione di fondamentale importanza». Meloni «ha la stoffa del leader internazionale, certamente sì. È stata a trent’anni ministro in un mio governo e ha lavorato molto bene. Sono sicuro che avremo con lei un’ottima collaborazione», conclude Berlusconi.