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Elezioni, l'effetto flipper e la valanga di errori a catena: il caso dei seggi in bilico

Christian Campigli
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Scarsamente rappresentativa, difficile da far comprendere agli elettori e, in molti punti, completamente inefficiente. In pratica, una norma da cambiare. E alla svelta. La legge elettorale torna al centro del dibattito per una vicenda che, partita da Perugia, si sta allargando a macchia d'olio in tutta Italia. Secondo quanto riportato dal Corriere dell'Umbria, il conteggio dei seggi sarebbe ancora in alto mare. E tutt'altro che certo. Per colpa del cosiddetto effetto flipper. “La riassegnazione dei seggi col calcolo dei quozienti e dei resti - ribattezzato col nome del gioco da bar caro a chi ha i capelli bianchi - non ha ancora fornito dati definitivi”. A distanza di tre giorni dal voto, ancora non vi è la certezza del numero esatto di deputati e senatori di Pd e Forza Italia, di Lega e Verdi. Semplicemente assurdo.

 

 

“Secondo il segretario dei Radicali di Perugia, Michele Guaitini, il terzo eletto (a sorpresa) del Pd, Pierluigi Spinelli, sarebbe frutto di un errore di impostazione del software del Ministero, attuato su scala nazionale, su +Europa. Che non raggiunge il 3% quindi non partecipa all’assegnazione dei seggi ma il suo 2,83% deve essere conteggiato - a differenza di chi corre da solo - per la coalizione di riferimento ossia il centrosinistra. Il centrosinistra nelle circoscrizioni si è visto assegnare un numero molto più basso di quanto gli spettasse innescando così un mega flipper per restituirgli quei seggi. Ne è venuta fuori una erronea attribuzione dei seggi. Che poi sono stati quantificati in almeno 28.  Al posto di Spinelli per Guaitini dovrebbe andare Emma Pavanelli del M5S. Non solo: dovrebbe avere un seggio anche FI, con Catia Polidori, al posto del secondo di FdI alla Camera (Chiara La Porta che lascerebbe il posto a Marco Squarta). Insomma c’è il rischio di un ribaltamento in corsa. Bisognerà attendere forse fino a lunedì per la proclamazione degli eletti”. Dopo aver stilato la lista dei ministri, aver votato la finanziaria e aver risolto l'intricata, ma fondamentale questione del caro gas, il nuovo governo dovrà mettere mano al Rosatellum. Una delle peggiori leggi elettorali mai scritte nel nostro Paese.

 

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