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L'aria che tira, Ghisleri impallina il "generoso" Letta: ha regalato voti a tutti

Alle elezioni politiche del 25 settembre il centrosinistra non sono aveva un competitor naturale nel centrodestra, ma ne aveva altri due "nella stessa aera, da una parte il MoVimento 5 Stelle di Giuseppe Conte e dall'altra anche Azione con Italia viva" di Carlo Calenda e Matteo Renzi. A fotografare il capolavoro al contrario del Pd di Enrico Letta è Alessandra Ghisleri, a capo di Euromedia research e regina dei sondaggi. Parliamo di forze politiche che "hanno una base che deriva proprio dal Pd e che ha elargito" voti a tutti, con il Nazareno che "è stato molto generoso con tutte le parti perché anche all'interno della propria coalizione, sia l'alleanza Verdi-Sinistra sia +Europa, hanno proprio una base che nasce proprio dall'origine del Partito Democratico", spiega la sondaggista a L'aria che tira, nella puntata di martedì 27 settembre. 

 

  

Alla base del crollo del Pd che alle elezioni dominate da Fratelli d'Italia è sceso sotto la soglia psicologica del 20 per cento. "I collegi uninominali sono stati vinti perché c'era una grande una grande competizione soprattutto tra tre partiti, tolto ovviamente il grande successo a Giorgia Meloni, forti perché anche il più piccolo era sotto al 7% mentre invece il Pp si accompagnava a partiti con percentuale molto più risicate". 

 

In una intervista alla Stampa, Ghisleri commenta anche il successo di Giorgia Meloni: "A maggio era al 22,5%. Il 22 luglio, sciolte le Camere, al 23,5%. Poi comincia a crescere, lentamente ma progressivamente". In sintesi, rispetto alle politiche del 2018 ha 5,7 milioni di voti in più; rispetto alle europee del 2019 sono 5,4 milioni. Tornando al centrosinistra "alle politiche del 2018 aveva ottenuto circa 8,3 milioni di voti. Alle europee 2019 invece 7,9 milioni. Il dato di oggi ci riporta un valore intorno a 7,2 milioni. È una lenta ma inesorabile perdita. Il Pd sacrifica la sua massa elettorale, da anni, a beneficio di altri partiti. È un formidabile donatore di sangue elettorale" spiega Ghisleri ribadendo il concetto della "generosità" di Letta a cui non resta ora che accompagnare il Pd al congresso per scegliere un nuovo segretario.