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Elezioni 2022, Salvini deride von der Leyen: “Non si è svegliata bene”. Poi allontana le dimissioni

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“Non so se si è svegliata bene von der Leyen, le mando un bacione”. All’indomani delle elezioni politiche del 25 settembre il segretario leghista Matteo Salvini ha parlato in conferenza stampa in via Bellerio a Milano, togliendosi un sassolino dalla scarpa nei confronti della presidente della Commissione europea a seguito del grande successo del centrodestra. “Voteranno presto in Brasile, in Israele, negli Stati uniti di America e faccio un tifo”, ha poi aggiunto il numero uno del Carroccio, che ha decisamente allontanato la possibilità di rassegnare le dimissioni per via del risultato deludente del suo partito: “Io non ho mai avuto così tanta voglia di lavorare per i militanti. Adesso io ho diversi mesi per pianificare il lavoro. Paolo Grimoldi? Spero che non ci siano problemi ci mancata ricandidatura per qualcuno… Il taglio dei parlamentari ha riguardato tutti. Io sono stato abituato a servire il movimento, non a servirmi del movimento”.

 

 

E poi ancora: “Il mio mandato è in mano ai militanti, rispondo a loro, non a due consiglieri o un ex parlamentare. Un militante ha la stessa importanza rispetto a chi è stipendiato dalla Lega. Dobbiamo valutare con Roberto Calderoli, che è il massimo esperto, quanto tempo ci metteremo a fare tutti i congressi cittadini, poi provinciali e regionali. E poi - l’annuncio di Salvini -  faremo un bel congresso federale con idee, a quel punto la Lega sarà al governo già da tempo”.

 

 

Salvini lancia infine un messaggio a Mario Draghi e all’intero governo uscente: “Mi auguro che il governo in carica per l’ordinaria amministrazione faccia solo l’ordinaria amministrazione e che non ci siano nomine in ordine sparso. Alcune realtà pubbliche devono essere tutelate e salvaguardate. Alcune nomine fatte negli ultimi due anni non sono all’altezza di quello di cui il Paese richiede. Oggi non vedo mercati in rivolta, né fondi sovrani che scappano col malloppo da Milano o Roma o gente che si strappa i cappelli all’estero”.

 

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