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Elezioni, al quartier generale del Pd aria di sconfitta e musi lunghi

Dario Martini
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L'aria che si respira al Nazareno è di desolazione. Nessun big ancora alla sede nazionale del PD. Si tengono tutti lontani al momento, almeno fino alle prime proiezioni attese poco prima della mezzanotte. La "forbice" dei primi exit poll, che danno il partito di Enrico Letta tra il 18 e il 22%, è ancora troppo larga per prendere una posizione. Il segretario resta chiuso nel suo ufficio. La soglia "psicologica" da superare è il 20%. Se andrà sopra, Letta proverà a dipingere un risultato che non ha il sapore della sconfitta. Sotto quella percentuale sarebbe una debacle difficile da nascondere. Occhi puntati anche su alcune sfide che non coinvolgono direttamente esponenti dem, ma che con il PD sono alleati. Si tratta di Luigi Di Maio nel collegio uninominale che, secondo i rumors al Nazareno, pare testa a testa con il 5 stelle Sergio Costa. Avanti anche Emma Bonino di + Europa su Carlo Calenda. Ma lo spoglio è appena iniziato.

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