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Lega e FdI accusano il Pd: "Vessillo comunista in piazza"

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Una bandiera comunista nella piazza del Pd scatena la polemica nel giorno del silenzio elettorale prima delle elezioni del 25 settembre. La Lega e Fratelli d'Italia attaccano la piazza della chiusura della campagna elettorale dem denunciando come in piazza del Popolo sventolava tra le bandiere "un vessillo comunista" riferendosi alla bandiera rossa con falce e martello e l'immagine di Che Guevara al centro. 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Lega - Salvini Premier (@legaofficial)


La Lega posta la foto della bandiera su Instagram e lancia pesanti accuse. "Il Pd  ha aperto questa campagna elettorale con un suo alto dirigente che grida per strada 'in ginocchio, vi ammazzo, vi sparo' ( Albino Ruberti, ex capo di gabinetto del sindaco di Roma Gualtieri, ndr), è proseguita con le candidature di odiatori di Israele, si è caratterizzata per il fango, le falsità, la voglia di nuove tasse e più sbarchi, la scelta di evitare il confronto con la Lega. Ieri Letta ha chiuso con un flop in piazza del Popolo davanti a una bandiera dell'Unione sovietica. Il vessillo comunista è finalmente una piccola grande verità: ricorda a tutti qual è stato l'unico partito ad aver incassato dei rubli insanguinati, altro che ingerenze russe nel 2022. Domani decideranno gli italiani" si legge nel post. 

Ma anche il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, attacca il Pd chiedendo al coordinatore regionale dem Bruno Astorre di smentire di aver autorizzato a portare in piazza i simboli di una dittatura. ''Bandiere rosse con la falce e martello nella piazza del Popolo di Letta, autorizzate dai vertici del Partito democratico per ammissione degli stessi militanti che le sventolano festanti. Il coordinatore regionale del Pd Astorre smentisca di aver autorizzato a portare in piazza i simboli di una dittatura cruenta e sanguinaria che ha prodotto milioni di morti nel mondo. Conoscendo la tradizione democratica del collega Astorre, siamo certi che smentirà  prontamente di aver permesso un tale sfregio e vorrà ribadire la sua posizione che lo ha visto storicamente e culturalmente agli antipodi delle posizioni che quelle bandiere rappresentano ed esprimono'' conclude Lollobrigida



 

 

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