attacco frontale
Silvio Berlusconi attacca il terzo polo: se esiste non è quello di Calenda
Silvio Berlusconi attacca il terzo polo in un'intervista pubblicata dal Secolo XIX. Il leader di Forza Italia parla dei centristi fuoriusciti dal Pd che saranno del tutto ininfluenti nel prossimo Parlamento. A chi gli chiede se teme la concorrenza di Renzi e Calenda, infatti, Berlusconi risponde: «Innanzitutto, se esiste un "terzo polo", è quello costituito dai 5 Stelle. Premesso questo, da liberale non temo mai la concorrenza che aiuta tutti a crescere. Tuttavia in questo caso non vedo i concorrenti. Vedo alcuni esponenti che vengono dal Pd che ora si definiscono centristi ma che continuano a guardare a sinistra e soprattutto che sono destinati a essere ininfluenti. Non meritano tanta attenzione, eleggeranno un piccolo nucleo di parlamentari che non avranno nessun ruolo in un’opposizione ovviamente guidata dal Partito Democratico e dei 5 Stelle. L’unico modo in cui un elettore centrista e moderato possa influenzare il modo in cui sarà governata l’Italia per i prossimi 5 anni è scegliere Forza Italia, che sarà parte del futuro governo, sarà determinante per caratterizzarne la linea, sarà in grado di dare risposte alle legittime esigenze dei cittadini e delle categorie».
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Quanto al tema dell'adesione del centrodestra ai valori e ai princìpi dell'Unione europea, Berlusconi non ha dubbi e fa chiarezza: «Sinceramente non vedo alcun rischio di contrasti nella coalizione su questo ma certamente la presenza di Forza Italia al governo sarebbe incompatibile con qualunque esitazione o ambiguità sulla linea europea e atlantica della politica estera italiana - assicura il leader di Forza Italia - Siamo i rappresentanti in Italia del Partito Popolare Europeo, la maggiore famiglia politica d’Europa, che esprime i vertici delle istituzioni europee. Europeismo e atlantismo per noi sono fondamentali, sono alla base della nostra identità. I nostri valori e i nostri principi liberali, cristiani, garantisti sono quelli dell’Europa e dell’Occidente. Votare per noi significa rafforzare questo profilo nella prossima compagine di governo».