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Maratona Salvini, numeri da record per la diretta social. "Dall'Ue attacco all'Italia e Draghi in silenzio"
L'ultima piazza verso le elezioni del 25 settembre, per Matteo Salvini è 'vituale'. Mentre i leader - alleati e avversari - si misurano a Roma, Milano e Napoli, il segretario della Lega sceglie di abbracciare i suoi sostenitori contemporaneamente su Facebook, Instagram, TikTok, YouTube, Twitter e Twitch. Una diretta di oltre quattro ore con interventi di governatori, ministri e opinionisti con un bilancio di 1,6 milioni di like su TikTok, tre milioni di persone raggiunte su tutte le piattaforme, stando ai dati forniti direttamente dal Carroccio. Un modo, spiegano dal partito, per riunire 8mila piazze italiane e non fare torto a nessuno.
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Si chiude così la corsa del leader leghista che non ha perso la speranza di portare a palazzo Chigi "un governo Salvini" e non a firma Meloni. Salvini ha percorso in lungo e largo la penisola da Nord a Sud, circa 30mila chilometri. "E’ la prima volta nella storia penso che ci sia un esperimento politico virtuale in contemporanea su tutti i canali social che si propone di coinvolgere alcuni milioni di persone. Una roba così non l’ha mai fatta nessuno”, scandisce aprendo la maratona. Tra gli ospiti Gaia Mombelli di Sky, Marcello Campo dell’Ansa, l’opinionista Hoara Borselli del Riformista, Alessandro Sallusti e Francesco Storace di Libero, Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, l’opinionista Annalisa Chirico, i ragazzi di Skuola.net. Spazio anche ai big della Lega, a partire dal ministro Giancarlo Giorgetti e dai governatori Attilio Fontana e Luca Zaia. Presente il vicepresidente della Regione Marche, Mirco Carloni, e da Lampedusa si è collegato il vicesindaco, Attilio Lucia.
Il leader leghista fa sfilare, dunque, la Lega quella del 'Io credo', il motto che ha accompagnato una campagna elettorale irrituale solo per essersi svolta in estate. La prima della storia della Repubblica. A tenere ancora banco la guerra in Ucraina, su cui il leader non ha dubbi: “I ragionamenti e i giudizi su Putin fra prima e dopo la guerra ovviamente cambiano. È dalla parte del torto. Detto questo al governo lavoreremo giorno e notte per riportare al dialogo e alla pace perché quando si parla di conflitto nucleare io inorridisco e quindi la diplomazia deve tornare ad esercitare il suo ruolo. Se gli italiani sceglieranno la Lega è sicuro che Luigi Di Maio non farà più danno come ministro degli Esteri”. E con chi dai social gli chiede un giudizio sulle parole di Silvio Berlusconi, Salvini taglia corto: "Si è corretto". Ma la vera nemica di oggi è Ursula von der Leyen e le sue parole minacciose contro un'Italia a trazione centrodestra. "L’uomo è ciò che mangia, e se l’Europa vuole portarci gli insetti e le cavallette a tavola o il latte sintetico… Ursula von der Leyen ‘magnatele’ te le cavallette e il latte finto. Fai il tuo lavoro”, la stoccata.
Il Capitano ne ha per tutti e senza uscire 'fuori tema' se la prende anche con Mario Draghi: "Sulle dichiarazioni della von der Leyen mi ha stupito il silenzio di gran parte della politica italiana. Non ho colto reazione dell’attuale presidente del Consiglio in carica che rappresenta tutto il popolo italiano, professor Mario Draghi. È un attacco all’Italia, alla democrazia, con annesso ricatto perché che fai fermi i fondi europei se la Lega blocca gli sbarchi? Alla faccia delle ingerenze internazionali...".