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Giorgia Meloni sul dopo-elezioni: ci sarà una maggioranza di centrodestra

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Giorgia Meloni non ha dubbi. E, a pochi giorni dall'appuntamento elettorale del 25 settembre, fa la sua profezia sul risultato del voto e sul dopo elezioni. La presidente di Fratelli d'Italia ha parlato di questo e dei rapporti internazionali durante la puntata di "Oggi è un altro giorno", in onda il 20 settembre su Rai1. «I dati dicono che ci sono i margini per fare una maggioranza di centrodestra e non vedo perché persone che si presentano insieme alle elezioni poi dovrebbero fare una scelta diversa. Dall’altra parte mi pare ci sia una situazione più confusa perché si presentano tutti in ordine sparso e poi dicono di voler andare al governo. Ma dai dati nessuno può andare al governo rifacendo l’alleanza del "tutti contro" vista in questi anni». Così la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, ospite a "Oggi è un altro giorno" su Rai1.

Tema caldissimo è anche quello del caro bollette: «Fermo restando che il price cap al gas resta la cosa più efficace - prosegue Meloni - una cosa che si può far subito e che FdI ha fatto approvare in Parlamento dall’opposizione è che il disaccoppiamento tra il prezzo del gas e dell’elettricità si faccia a livello nazionale. Non possiamo aspettare la lentezza dell’Europa». Poi sul tema del caro bollette «Noi abbiamo un problema con l’Europa in questo momento perché non si riesce ad avere il tetto al prezzo del gas e non si riesce ad avere il disaccoppiamento perché ci sono delle nazioni che si oppongono, quelle dalle quali Enrico Letta va a farsi benedire, nel senso buono del termine, per esempio la Germania».

 

 

 

Tra le polemiche anche quella sull'Ungheria? «Purtroppo si usano due pesi e due misure e non è un bene che un’Unione che nasce sui pari diritti poi consideri alcuni governi più amici e altri meno amici - conclude la leader di Fratelli d'Italia - Non c’è bisogno di arrivare a Orban: due commissari europei si sono permessi di dire che se in Italia vince il centrodestra» non va bene. «Non è intelligente, in mezzo a una guerra, spingere queste nazioni fuori dall’Ue. Non penso sia intelligente spingere pezzi d’Europa verso la Russia. Come Europa ci siamo presentati all’appuntamento con la storia totalmente impreparati. Si può far finta di non vederlo, ma non è intelligente andare avanti sulla stessa linea quando si vede che le cose non vanno bene».

Ma le frecciatine al segretario del Pd non sono finite qui: «Letta dice che sono autarchica? - si domanda Meloni - Mi definivano così anche quando tentativo di spiegare che l’Europa doveva darsi una strategia energetica, che non puoi dipendere solo dall’estero. L’Europa non controlla più niente, abbiamo deciso che la globalizzazione senza regole era la soluzione per democratizzare il mondo, è accaduto che i regimi si sono rafforzati e noi ci siamo indeboliti perché dipendiamo da chiunque per qualsiasi cosa. La questione del price cap ci dice che gli altri Paesi difendono i loro interessi, secondo me anche l’Italia dovrebbe farlo».

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