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Governo, Panetta dice no al ministero dell'Economia: vuole Bankitalia. E spunta la “doppia” soluzione

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Le elezioni si terranno il 25 settembre, ma da tempo Giorgia Meloni è al lavoro per presentare una squadra di ministri di prima classe, focalizzandosi in particolare sul ministero dell’Economia. Come riporta La Stampa la leader di Fratelli d’Italia vuole una figura “capace di rassicurare l'Europa e i mercati, stimata a livello internazionale e in grado di ottenere il via libera di Sergio Mattarella”. Il preferito di Meloni era Fabio Panetta, componente del comitato esecutivo della Banca centrale europea, col quale c’è stato un contatto durante i mesi estivi per sondare la disponibilità a ricoprire la carica in un governo di centrodestra. 

 

 

“Panetta avrebbe declinato perché preferirebbe proseguire la sua carriera da banchiere centrale. È il naturale successore di Ignazio Visco come governatore della Banca d’Italia” la ricostruzione di una fonte ben informata. Anche altre persone vicine a Panetta confermano le sue volontà, con un solo scenario che potrebbe scombinare le carte in tavola: “Diventare governatore della Banca d'Italia è la sua ambizione anche se un pressing del Quirinale o dello stesso Draghi potrebbero sortire effetti diversi sebbene avrebbero l'effetto di pregiudicare la sua ascesa a via Nazionale”.

 

 

L’idea di FdI è diventata quella di spacchettare il ministero in due: una figura si occuperà della gestione della spesa e dell’indebitamento, un’altra delle politiche fiscali. Un personaggio più tecnico e uno più politico, con due ministri ad occuparsi dell’economia italiana. Il profilo politico sarebbe indirizzato in particolare sulla riforma del fisco e sugli sgravi fiscali.

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