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Fratelli d'Italia, parla il sindaco de L'Aquila Biondi: "Città esempio del buongoverno di FdI"

Mario Benedetto
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In una fase che vede la campagna elettorale concentrarsi sui grandi temi nazionali,i territori si fanno portatoridi messaggi, contributi e risorse che vanno a comporre l'identità e le istanze del nostro Paese, chiamato a fronteggiare le attuali sfide socio-economiche nel complesso scenario internazionale che ben conosciamo. L'Aquila è reduce da un momento proprio di notevole attenzione globale per una manifestazione, le cui porte sono state materialmente aperte da Papa Francesco: quella Perdonanza Celestiniana che andremo a conoscere, insieme al potenziale e alle migliori qualità espresse dalla città, direttamente dalle parole di Pierluigi Biondi, sindaco de L'Aquila, da poco riconfermato al primo turno come primo cittadino.

Sindaco, a L'Aquila si è conclusa di recente la Perdonanza Celestiniana, evento di grande significato religioso e laico, che quest' anno ha visto la presenza del Santo Padre. Una circostanza emozionante e «speciale» per la città e gli aquilani...
«La Perdonanza di quest' anno ha visto concretizzarsi una speranza che gli aquilani custodivano nel loro cuore da 728 anni. Dopo oltre sette secoli, infatti, un Pontefice ha conferito alla Perdonanza quel riconoscimento che è stato consegnato alla storia come il primo giubileo della cristianità. La Perdonanza appena conclusa ha visto la nostra città proiettata nel mondo, grazie alla preziosa, autorevole e santa presenza di Papa Francesco, che ha voluto concedere agli aquilani e ai fedeli tutti un dono straordinario come l'indulgenza lucrabile per tutto l'anno. Papa Francesco si è calato, con grande umiltà, nel respiro dell'animo del santo eremita, reinterpretandone ed esaltandone la generosità verso il popolo e il sentimento di pacificazione, fonte ed ispirazione di ogni sua azione. Nello scenario di Collemaggio, il Pontefice ha consegnato universalmente una lettura etica della figura di Celestino V, definendolo "l'uomo del sì", in contrapposizione alla rappresentazione dantesca del "Papa del gran rifiuto". La 728ª Perdonanza è stata anche questo: riconoscere Celestino protagonista della storia e testimone coraggioso del Vangelo, antesignano della giustizia sociale e interprete della pacificazione tra i popoli. Al Santo Padre, proprio oggi consegnerò il primo Premio del Perdono, riconoscimento dedicato alla difesa dei più deboli e all'affermazione della pace, ispirato al lascito morale di Celestino V e istituito quest' anno nell'ambito della 728esima edizione della Perdonanza Celestiniana».

La 728ª Perdonanza ha rappresentato il culmine di un percorso di crescita: con quale occhio e spirito guarda ai risultati conseguiti, nonché ai prossimi prefissati?
«La Perdonanza si è sempre svolta: né il sisma, né la pandemia sono riusciti a fermarla perché è parte fondante dell'identità cittadina. Per questo, come amministrazione comunale, l'abbiamo sostenuta e lavorato per farla crescere ed emergere rispetto all'ambito locale, dandole una connotazione nuova e originale, trasformandola in un evento di richiamo nazionale sia per la parte artistica sia per quella religiosa, in sinergia con la curia. Molti i risultati raggiunti e resi più forti e significativi dalla presenza di Papa Francesco. Tra questi, il riconoscimento Unesco di patrimonio immateriale dell'umanità nel 2019 e il prestigioso premio europeo (European Heritage Awards della Commissione Europea) alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio per il progetto di consolidamento e ricostruzione nel 2020. Ora, la città, benedetta dall'anno giubilare, si farà trovare pronta ad accogliere i fedeli, nel rispetto e nella gratitudine verso un atto di rilevante significato spirituale, ma che avrà anche notevoli ricadute economiche sull'intero territorio del cratere sismico».

La sua città sta conoscendo un momento felice dal punto di vista socio-economico, trainato da un turismo in crescita.
«La strategia adottata si è dimostrata innovativa e vincente, premiata dai dati di afflusso che non hanno paragoni con il passato, grazie alle nuove generazioni di turisti che amano la riscoperta del territorio. In questa ottica abbiamo portato avanti un'intensa e capillare attività di promozione, accompagnata dall'organizzazione di un adeguato sistema di accoglienza, valorizzando tutta la bellezza ritrovata della città in piena rinascita fisica e comunitaria, come dimostrano ampiamente i dati sui turisti sempre più numerosi e quelli sulle nuove attività produttive. E, poi, la c'è la cultura che si è dispiegata meravigliosamente nelle sue tante possibilità artistiche, grazie all'attenzione e alla cura che gli abbiamo riservato. Inoltre, abbiamo lavorato per fare dell'Aquila la città per tutti, attraverso l'accessibilità al sistema dell'accoglienza turistica con accompagnatori e progetti specifici sulla disabilità».

Dopo il sisma e le restrizioni sociali pandemiche, la cultura è tornata ad essere risorsa e, per così dire, leva economica anche a L'Aquila...
«L'estate è cultura grazie alle edizioni memorabili dei Cantieri dell'Immaginario, del Pinewood Festival, della Perdonanza celestiniana, del Festival jazz. I mesi autunnali, invernali e primaverili sono caratterizzati da cartelloni di qualità e da eventi anche sportivi di grande richiamo. Nonché da manifestazioni solo per le giovani generazioni come lo "Stories festival". Alcuni dati: i Cantieri dell'Immaginario sono stati fruiti da diecimila spettatori; il Festival Jazz da ventimila; la Porta Santa ha visto centomila fedeli attraversarla; gli alberghi, in questa estate, hanno registrato il tutto esaurito».

Su cosa si sta concentrando il lavoro dedicato a massimizzare le risorse del Pnrr e il loro utilizzo?
«Il Comune dell'Aquila ha approvato, nei termini previsti, tutti i progetti presentati per impiegare le risorse del Fondo complementare al Pnrr dedicato alle aree colpite dal sisma 2009 e Centro Italia: quasi 150 milioni per finanziare più di cinquanta proposte di interventi di rigenerazione urbana, formazione, potenziamento degli impianti sportivi e valorizzazione del patrimonio culturale. Uno sforzo titanico, compiuto dall'ente attraverso l'anticipo di risorse del proprio bilancio e l'impiego di propri dirigenti, funzionari e tecnici comunali. Appena prima dell'arrivo del Santo Padre abbiamo concluso i lavori di quello che è sicuramente uno dei primi cantieri d'Italia finanziato con il Piano di ripresa e resilienza: una gradinata di fronte la Porta Santa della Basilica di Collemaggio con la sua conseguente valorizzazione. Entro il 30 settembre dovranno essere pubblicati i bandi per lavori che bisognerà consegnare entro il 31 dicembre prossimo anche se, secondo una stima da noi effettuata, occorrerebbe un dipendente esperto in più per ogni milione di euro da spendere. È, pertanto, urgente una risposta da parte delle Istituzioni centrali per consentire ai Comuni, soprattutto a quelli più piccoli, di potersi attrezzare professionalmente per riuscire a cogliere queste importanti opportunità di rilancio e sviluppo».

Rispetto alla campagna elettorale in atto, come va letta la candidatura a L'Aquila di Giorgia Meloni?
«Giorgia Meloni ha un rapporto speciale con l'Abruzzo. Oltre ad essere una terra che ama profondamente è una regione in cui Fratelli d'Italia ha avviato un percorso di cambiamento, facendone un esempio di buon governo. Qui, nel 2017, il partito ha espresso il primo sindaco di capoluogo di Regione in Italia, confermato alle scorse amministrative, e il primo presidente di Regione, nel 2019. Meloni ha sottolineato, in più occasioni, che tutti i sindaci e rappresentanti degli enti locali eletti in Abruzzo con FdI, sono stati i pionieri di una trasformazione politica che oggi interessa l'intera nazione, facendo parte di una classe dirigente affidabile, competente e preparata. Su queste basi lei ha accettato la proposta a candidarsi nel collegio uninominale L'Aquila-Teramo alla Camera. L'obiettivo è quello di determinare una filiera diretta tra governo nazionale, guidato da Fratelli d'Italia e dalla coalizione di centrodestra, Regione e Comuni, così da poter inserire all'interno dell'agenda politica temi e riforme in grado di dare risposte alle comunità: potenziamento e velocizzazione delle infrastrutture, dei collegamenti tra costa adriatica e tirrenica, completamento dei processi di ricostruzione dei terremoti 2009 e 2016-2017, armonico sviluppo delle aree interne con quelle costiere». 

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