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Bollette, la ricetta di Vannia Gava: "Nucleare contro il caro energia"

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«L’Ue ha indicato il nucleare come energia necessaria per la transizione ecologica, l’ha giudicata sicura e pulita, non consentiremo che gli ambientalisti ideologici spargano il terrore con teorie antiscientifiche», dice in un’intervista al Giornale la leghista Vannia Gava, sottosegretaria al Ministero della Transizione Ecologica. Qual è la posizione della Lega sul tetto al prezzo del gas e quali altri interventi si potrebbero fare per sostenere famiglie e imprese alle prese con il caro bollette? «La Lega - risponde Gava - è stato il primo partito a sollevare il problema dei rincari eccezionali del prezzo dell’energia, ha sollecitato un intervento a Draghi già lo scorso settembre. Abbiamo chiesto a livello europeo un tetto massimo al prezzo del gas ma la miopia di alcuni Paesi ha fatto sì che si perdesse tempo prezioso. Ora bisogna reperire risorse, almeno 20 miliardi, per difendere le famiglie e per evitare che le aziende paghino prezzi troppo alti».

 

 

 

In Francia le bollette dell’elettricità sono meno care rispetto all’Italia. Tutto merito del nucleare? «Sì, le bollette francesi sono un terzo delle nostre. La Francia, avendo una grande capacità di elettricità prodotta da nucleare può praticare, per alcune categorie con contratti a lungo termine, un prezzo amministrato. L’altra misura strategica è sganciare dal prezzo del gas quello dell’elettricità prodotta da rinnovabili e nucleare».

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