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Caos scrutini a Latina: la commissione deve decidere sul ballottaggio
Lo scrutinio delle 22 sezioni elettorali tornate al voto a Latina ha emesso la sua sentenza. Per ora. Damiano Coletta resta sindaco del capoluogo pontino per una manciata di voti, Vincenzo Zaccheo non ha completato la rimonta: circa 190 secondo il centrosinistra, una quarantina secondo il centrodestra. Ma l'elezione incerta potrebbe avere un'ulteriore coda burocratica.
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La parola finale dovrebbe metterla domani pomeriggio l’ufficio elettorale centrale, che verificherà i voti contestati e omogeneizzerà la schede nulle e quelle bianche con quelle uscite fuori dal voto dell’ottobre scorso nelle altre 94 sezioni elettorali della città. Se la ripetizione parziale del voto ha confermato Coletta allo stesso tempo non gli ha risolto i problemi di governabilità. La commissione non ha ancora deciso. Probabile una richiesta di chiarimenti al Tar che dispose il nuovo voto nelle 22 sezioni dove si registrarono delle irregolarità. La commissione potrebbe però agire anche in due altri modi: proclamare sindaco Coletta ritenendo valido il ballottaggio del 2021 oppure inviare la convalida del voto "bis" alla Prefettura senza proclamare il nuovo sindaco. Si tratterebbe di una situazione senza precedenti in Italia.
Sulla base delle schede scrutinate, continua a regnare "l’anatra zoppa": perché il centrosinistra non aumenta i suoi 13 consiglieri, sei in meno rispetto al centrodestra. Quello in parte che dovrebbe cambiare, se non arriveranno novità dall’ufficio centrale, è la geografia dell’Aula. Il Movimento 5 Stelle (che si era alleato col centrosinistra) pare destinato a perdere l’unico consigliere che aveva (Gianluca Bono) a vantaggio della Lista Bene Comune che dovrebbe salire a 5 con l’ingresso di Dario Bellini. Nel centrodestra dovrebbe entrare l’Udc con Antonio Costanzi, a danno di Latina nel Cuore che perderebbe un consigliere