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Enrico Letta spara a zero sugli ex alleati: “Calenda, Renzi e Conte vogliono distruggere il Pd”

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Enrico Letta e il rumore dei nemici. Il segretario del Partito Democratico è stato intervistata da La Stampa e se l’è presa con chi cerca di sfasciare gli attuali equilibri della politica: “In queste elezioni si gioca anche una competizione sulla leadership del centrosinistra in cui Calenda, Renzi e Conte mirano a distruggere il Pd, ma non ci riusciranno. Calenda, Renzi e Conte vogliono fare quello che hanno tentato di fare per tutta la legislatura, relegare il Pd a un ruolo marginale e occupare il campo tradizionalmente occupato da noi. Non è una cosa nuova, in Francia la grande forza riformista è stata colpita da destra e da sinistra finché è praticamente sparita. Stanno cercando di fare la stessa cosa con noi, vogliono distruggere il Pd, ma non ci riusciranno”. 

 

 

Sulla competizione con il centrodestra, Letta ha osservato: “I sondaggi riportano un dato da cui io parto, il 40 per cento degli intervistati è indeciso. Quando da ragazzo attaccavo i manifesti mi dicevano ‘Non andare in quel palazzo, tanto è inutile’. Ecco, oggi ti rendi conto che invece nulla va dato per scontato. Dobbiamo far capire la posta in gioco, è una campagna elettorale rapida, in condizioni complicate, ma noi siamo protagonisti. E per me la cosa più importante di tutte è essere largamente in testa tra i più giovani”. “In questa campagna elettorale - dice il leader dem - si giocano due temi politici. Il primo è il futuro del Paese, che passa attraverso la vittoria nostra o del centrodestra. Nei collegi uninominali la partita è tra noi e loro. Se pure ti sta simpatico un signore che ha stretto un patto e poi l’ha rotto due giorni dopo o un ex segretario Pd che ha deciso di andarsene, devi sapere che con il 5 o il 7 per cento non puoi vincere, se voti per loro aiuti la destra. L’altro è l’egemonia del centrosinistra”.

 

 

“Enrico Letta stai perdendo il senso di ciò che dici. Vedi guerre ideologiche ovunque. Io non voglio distruggere nessuno. L’Italia ha bisogno di un partito socialdemocratico così come ha bisogno di un partito liberale, riformista e popolare. Fine” la risposta su Twitter del leader del Terzo Polo Carlo Calenda.

 

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