l'ex ministro sbotta
L'aria che tira, Tremonti impallina Letta: vuole dare soldi ai figli degli amici
La tassa sugli extra-profitti per come è stata messa a punto dal governo è un clamoroso errore. A dirlo è Giulio Tremonti, ministro dell'Economia nei governi di Silvio Berlusconi e candidato di Fratelli d'Italia alle elezioni politiche del 25 settembre. Il professore è intervenuto mercoledì 31 agosto a L'aria che tira, il programma di La7, e ha spiegato che "inventare una tassa sugli extra-profitti, ossia sul reddito, basandola sull'Iva è un errore clamoroso, tecnico e politico".
Il conduttore Francesco Magnani torna allora al 2008 e alla cosiddetta Robin Hood tax promossa da Tremonti, all'interno della finanziaria, in seguito bocciata dalla Consulta. "Quell'imposta fu dichiarata incostituzionale nel 2015 non perché incostituzionale in sé, ma perché i governi successivi tra cui quello tragico di Mario Monti la hanno stabilizzata oltre la crisi", spiega il professore che parla di un "colpo di Stato" per la caduta di quell'esecutivo e l'arrivo dei tecnici al potere.
Leggi anche: Silvio Berlusconi: subito flat tax al 23 per cento. Gas russo, tutto è partito con il governo Letta
Tremonti rivendica le misure messe in atto da ministro dell'Economia, tutte a favore dell'Europa: "Ero contro l'austerità demenziale, e ora se ne sono pentiti tutti". Cosa fare ora davanti all'inflazione? "È finita la globalizzazione, entriamo in una fase critica della storia. Sono venute le guerre e oggi è un mondo diverso da quello che è stato", spiega Tremonti. Dal 2012 a oggi "contavamo in billion, ora in trillion, la follia finanziaria creata dalle banche centrali sta finendo con l'inflazione, che è la cosa più tragica. La politica deve capirlo". Il governo Draghi "non ha fatto particolare rigore sui conti pubblici, almeno fino all'elezione del presidente della Repubblica. Dopo il Quirinale è iniziato il rigore assoluto..." è la stoccata di Tremonti che spara a zero sui bonus monopattini e zanzariere. "Andava fatto un ragionamento serio già a gennaio".
Leggi anche: “Campagna elettorale per perdere”. Luigi Crespi affossa Enrico Letta e promuove Gianluigi Paragone
Va poi in onda un servizio che raccoglie alcune delle accuse più dure del segretario del Pd, Enrico Letta, che tra l'altro afferma: con Tremonti tornano i condoni. "I governi di sinistra di condoni ne hanno fatti tantissimi, a Letta posso mandare l'elenco così potrà aggiornarsi", contrattacca l'ex ministro. Tremonti difende le misure economiche proposte nel programma del centrodestra mentre trova "francamente demenziale l'idea" del Pd "di mettere una patrimoniale per dare soldi ai cosiddetti giovani che per me sono visti come i figli dei funzionari del partito", è l’attacco durissimo del prof sulla dote ai 18enni proposta dai dem. "Letta ha esagerato in questo periodo, mi permetterà qualche critica. Fare la patrimoniale sulle successioni per dare soldi ai figli degli amici non è sensato. Di solito non polemizzo, ma Letta non avendo argomenti ha esagerato, non è un modo onesto di fare politica" è l'affondo di Tremonti.