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Fuori dal coro, Meloni stende Letta: disperato, sinistra terrorizzata di perdere il potere
Il centrodestra è unito nella corsa alle elezioni del 25 settembre al contrario del centrosinistra. La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, è intervenuta martedì 30 agosto a Fuori dal coro, su Rete 4, intervistata da Mario Giordano. Le divergenze di vedute sulle tasse o sulla lotta all'immigrazione clandestina con il leader della Lega Matteo Salvini sono "semantiche", mentre gli altri "fanno finta di farsi la guerra ma sono pronti ad apparecchiarsi insieme". "Il blocco navale? Io lo intendo come risposta politica, non è un atto di guerra. Nel programma di centrodestra c'è scritto blocco degli sbarchi in accordo con l'Unione europea". "Noi governiamo già insieme diverse Regioni e Comuni, e con ottimi risultati. Le nostre differenze sono ’di ricetta', ma sul principio siamo tendenzialmente d’accordo", ha ribadito Meloni. Ad esempio "siamo tutti per abbassare le tasse, dopodiché le proposte all’interno della coalizione possono essere diverse, ma non ci vuole molto a trovare la soluzione. Io sono per mettere più soldi in busta paga" mentre "penso che la flat tax all’inizio va fatta sui redditi incrementali", ha aggiunto.
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Giordano manda in onda un duro attacco di Enrico Letta che parla di "parole d'ordine inquietanti" del centrodestra "che vuole stravolgere le elezioni". "Credo che, in questa campagna elettorale, la sinistra e segnatamente anche Letta stia dando dimostrazione di essere un pochino disperata", replica Meloni. "Sono disperati perché non credono più in niente, parlano solo di noi. Avessi sentito una proposta... fanno solo demonizzazione e costruzione del mostro", aggiunge la leader di FdI. Perché FdI e il centrodestra fanno paura? "Si è detto per tanti anni che la sinistra ha un’egemonia culturale: questo è falso. La sinistra - afferma - ha un’egemonia di potere. Sono persone che sono andate avanti nelle istituzioni perché avevano la tessera di partito. Quando cammini grazie alle amicizie hai paura di misurarti in un sistema in cui vai avanti se vali qualcosa. Quel sistema di potere si agita, continuano a parlare di noi. Dopodiché, quel che ha da dire Letta mi interessa poco", afferma Meloni.
Sul tema dell'energia e del caro bollette, "le proposte le metto nero su bianco, io sono all’opposizione di questo governo, quindi se lo dico in teoria ci siamo tutti. Ci troviamo in parlamento lunedì e proviamo ad approvare delle norme che permettano ai cittadini di avere una situazione sostenibile", annuncia la leader del principale partito dello scenario politico in base ai sondaggi. Il rigassificatore a Piombino va fatto? "I rigassificatori vanno fatti, nel tempo definito perché ci dobbiamo liberare dalla dipendenza dal gas russo - risponde Meloni. Se c’è, come sono pronta a verificare, un modo di fare il rigassificatore non a Piombino, che è una città che ha pagato molto per l’assenza di bonifiche e di compensazioni, non si fa a Piombino. Se non ci sono alternative a Piombino, per me ovviamente l’approvvigionamento energetico è priorità. Ma bisognerà parlare molto seriamente del comune di Piombino e delle compensazioni, perché non possono essere sempre gli stessi a pagare".