Sondaggi, il centrodestra al traguardo del 50%. Sinistra doppiata, Fratelli d'Italia in vetta
A quasi un mese dalla data delle elezioni politiche del 2022 i sondaggi fanno gongolare il centrodestra, con due distinte rilevazioni, che, una per un motivo e una per un altro, incutono timore alla sinistra. Nei dati Tecnè per Mediaset (interviste del 17-18 agosto) la coalizione di centrodestra è al 49,8%, mentre il centrosinistra si ferma al 30%. Il Movimento 5 Stelle raccoglie il 10,2%, mentre il terzo polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda è fermo al 4,8%. In particolare a sorridere è Giorgia Meloni: il suo Fratelli d’Italia è il primo partito con il 24,3%, a seguire il Partito Democratico con il 23,5%.
Il centrodestra "vede" il 50 per cento. Allarme rosso per il Terzo polo
Nel sondaggio di Noto del 20 agosto, riferisce il Corriere della Sera, il centrodestra si attesta al 47,5%, meno rispetto a quanto riportato in precedenza, ma in assoluto il dato è praticamente il doppio della coalizione di centrosinistra, che arriva al 25,5%. Anche in questo caso FdI è il primo partito con il 25%, con il Pd al 20,5% come seconda forza del Paese.
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Antonio Noto, di Noto sondaggi, spiega le esigenze degli elettori e dà alcuni consigli ai leader per la campagna elettorale: “Ci sono due livelli. Contestare i comportamenti di un concorrente, penso all’ultima polemica sul video postato da Meloni, non giova affatto in termini di aggregazione del consenso. Poi c’è un altro livello e riguarda le proposte programmatiche. Lega e Forza Italia, ad esempio, stanno commettendo lo stesso errore. Ripropongono temi del programma di cinque anni fa, se non addirittura di venti anni fa, come per FI. Ciò non solo non produce consenso ma intimidisce le tifoserie, anche perché parliamo di partiti che sono stati al governo. I bisogni dei cittadini sono cambiati rispetto a cinque anni fa. L’elettorato è poco affascinato dalla propaganda, figurarsi dagli scontri verbali fra leader. Dopo economia e lavoro, l’altro tema su cui l’elettorato si mostra sensibile è quello della sanità. Ma nessun partito se ne occupa”.
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