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Chi è il leader della sinistra. Enrico Letta spiazza gli italiani: "Io premier? Se me lo chiedono"

Christian Campigli
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Un'uscita a metà tra un auspicio e una minaccia. Per gli italiani. Ma soprattutto l'ennesima dimostrazione che la sinistra vive nell'Iperuranio.
"Io premier? Se me lo chiedono, lo faccio". Musica e parole di Enrico Letta, intervenuto questa mattina a Rtl 102.5.  Il segretario pisano ha spiegato che il nome del premier dipenderà "dal peso dei partiti e questo si vedrà solo dopo il voto alle elezioni politiche del 25 settembre 2022".

Quanto al Movimento Cinque Stelle e alle elezioni regionali in Sicilia, come riporta l'agenzia di stampa AdnKronos "penso che la delusione Conte l'abbia data soprattutto ai siciliani che hanno partecipato alle primarie. Per motivi incomprensibili si è tradito il patto con i cittadini che hanno votato alle primarie. Penso che ci sia una parola tradita e penso che questo sia un danno". Il leader del Pd ha parlato anche di Carlo Calenda e della vicenda relativa all'alleanza, poi stracciata, con Azione.

"È una pagina completamente voltata. Guardo avanti". Letta si è inoltre soffermato sulla flat tax. "Se viene estesa a tutti è contro la Costituzione, l'articolo 53 stabilisce che chi più ha deve contribuire di più. Come ha pensato la flat tax il centrodestra, aiuta i più ricchi. Quello proposto da Salvini è un intervento che aiuta le fasce più ricche della popolazione e ha un costo sociale enorme perché comporta tagli. Inoltre, se il costo del lavoro è più basso si è più invogliati a dare contratti stabili".

Infine l'ex presidente del Consiglio ha cavalcato l'onda della polemica sullo stupro di Piacenza. "La pubblicazione del video è stato gravissimo. Se ci sarà un'indagine? Decidono i giudici. Per me la sanzione a livello di reputazione è immensa. Non si può essere candidato leader di un Paese quando si usano strumenti così abietti". Letta ricorda che Twitter cancellò i post di un altro leader, Donald Trump, "e non è andato a finire bene".
 

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