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Luigi Di Maio: "Prenderemo il 5 per cento". Ma il sondaggio è impietoso: dato choc per Impegno civico

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È sempre Fratelli d'Italia il primo partito in Italia per intenzioni di voto. L'ultimo sondaggio che certifica il primato è quello di Termometro Politico che fotografa il consenso  in vista delle elezioni del 25 settembre. FdI si conferma al primo posto ed è stabile al 24,3%, con un vantaggio pari allo 0,8% rispetto al Pd di Enrico Letta. Il partito democratico cresce di mezzo punto rispetto all’ultima rilevazione e si porta al 23,5%. Nel computo rientra anche Articolo 1, e, come da accordi recenti, anche Psi e altre forze minori.

 

La Lega consolida il ruolo di terza forza del panorama politico: il partito di Matteo Salvini è dato al 14,3%, in calo, di alcuni decimali. Scende ancora il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che nelle ultime rilevazioni aveva dato segnali di risveglio. I grillini hanno l’11,1% delle preferenze degli intervistati. 

Stabile Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi gode del sostegno del 7,3% degli italiani. Nel sondaggio di Tp spicca il dato del Terzo polo. L'alleanza tra Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi raccoglie il 4,9%, "un po’ meno di quello che si sarebbe aspettati facendo la somma delle intenzioni di voto precedenti, anche eliminando dal conteggio +Europa, ora sola all’1,9%", spiegano i sondaggisti. 

 

Non forniscono una particolare spinta alla coalizione di centrosinistra Sinistra Italiana e Verdi che crescono di pochissimo, e sono al 2,6%, sotto della soglia del 3%. Così Italexit di Gianluigi Paragone, dato al 2,4%.

E gli altri partiti? C'è una frastagliata galassia di forze politiche che non raggiunge il 2 per cento, almeno nelle intenzioni di voto: Sovrana e popolare (che include il Partito Comunista di Marco Rizzo e altri alleati) è all’1,5%, Unione Popolare (Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, De Magistris) è anch'essa all'1,5, Alternativa per l’Italia (Popolo della Famiglia e alleati) è all’1%. 

 

In fondo alla "classifica" due componenti delle due principali coalizioni, i centristi inseriti nel centrodestra Noi Moderati (Noi per l’Italia, Coraggio Italia, Italia al Centro e Udc) hanno l’1%. Allarmante il risultato di Impegno Civico di Luigi Di Maio e Mario Tabacci, dato allo 0,7%. Un risultato che di cui non gioverebbe il centrosinistra, visto che per il sistema elettorale in vigore i voti delle liste che non raggiungono il punto percentuale non vengono sommati alla coalizione per il calcolo del riparto proporzionale dei seggi. Un dato che si scontra con le legittime aspettative del ministro degli Esteri, che lunedì 22 agosto a Zona Bianca, su Rete 4, ha affermato che Ic andrà "ben oltre il 5%, faremo un buon risultato". 

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