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Strupro a Piacenza, quando il Pd cavalcava il video di Alika ucciso in strada. Doppia figuraccia di Letta

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La sinistra già a corto di idee e indietro nei sondaggi si imbarca in polemiche che le si ritorcono contro. Protagonista il segretario del Pd Enrico Letta, che continua ad attaccare Giorgia Meloni. Prima il dem si è lanciato in un lunare "evviva le devianze", rispondendo al video con cui la leader di Fratelli d'Italia ha affermato la sua volontà di combattere droga e problemi giovani investendo sui ragazzi e sullo sport. "Promette di combattere le devianze, per far crescere giovani italiani sani e determinati ma la forza delle società è data dalla ricchezza delle diversità", dice a Radio Popolare attribuendo al discorso della Meloni significati lontani da quello che la leader FdI ha detto.

 

 "Ho fatto un video qualche giorno fa dicendo che se Fratelli d’Italia andrà al governo intende investire molto sullo sport, perchè lo sport è lo strumento migliore per combattere i fenomeni di devianza giovanile. Ho fatto l’esempio dell’Islanda che aveva molti giovani vittime della tossicodipendenza e l’ha superato proprio investendo sugli sport", spiega allora Meloni in un secondo video in cui contrattacca al dem: "Risposta di Enrico Letta: Viva le devianze. Se voi aprite internet, Wikipedia dice che le devianze sono comportamenti che violano le norme. Ancora meglio, il sito ’adolescenza.it’ spiega che le devianze si possono manifestare anche come la violazione delle leggi, l’uso di stupefacenti, il vandalismo e la violenza contro la persona. Enrico Letta: viva le devianze?".

 

Poi c'è il caso dello stupro di Piacenza, dove un richiedente asilo della Guinea ha usato violenza su una donna ucraina in strada, in pieno giorno. Da sinistra le uniche parole di condanna sono state per la pubblicazione del video, in cui tra l'altro le persone riprese sono oscurate. "Postando il video di quell’atto orribile ha dato l’idea del livello di cinismo a cui si arriva, per noi la questione sicurezza è al primo posto, bisogna punire i crimini, difendere le vittime, ma c’è la necessità di rispettare le persone, uno dei punti essenziali della civiltà del nostro Paese, della civiltà giuridica e mediatica delle relazioni", ha detto Letta.

La risposta di Meloni non tarda ad arrivare: "Enrico Letta, la lesione della dignità non è la condanna di uno stupro, è lo stupro. Perchè di questo non parlate? Forse perché altrimenti rischiate di dover fare i conti con il fatto che la sicurezza è fuori controllo, anche grazie alle surreali politiche di immigrazione che avete portato avanti in questi anni?". La leader di FdI ricorda che la "sinistra insorge, perché secondo loro la pubblicazione è una lesione della dignità della vittima ma non spende una parola di condanna verso il suo stupratore". Colpito e affondato. 

 

Come se non bastasse, Letta finisce nel mirino del parlamentare di FdI Galeazzo Bignami che ricorda come solo qualche tempo fa il Pd aveva condiviso sui social le immagini dell'omicidio di Alika Ogorchukwu, l'ambulante ucciso da un italiano per un diverbio a Civitanova Marche, tra l'altro senza oscurare i volti. "La sinistra che oggi condanna Giorgia Meloni per aver pubblicato le immagini coperte dello stupro di Piacenza è la stessa sinistra (leggi Pd) che non si faceva scrupoli solo pochi giorni fa nel condividere le foto in chiaro della tragica uccisione dell'ambulante Alika a Civitanova Marche? E mentre il presidente di Fratelli d'Italia ha immediatamente condannato sia l'uccisione dell'uomo che lo stupro ai danni della donna Ucraina, Enrico Letta e i suoi seguaci non hanno speso una sola parola per condannare la violenza sessuale di Piacenza e si perdono in fiumi di parole per contestare strumentalmente Giorgia Meloni, cosi' da coprire il fallimento delle loro politiche migratorie. Ma la sinistra sappia che la logica dei due pesi e due misure verra' punita il prossimo 25 settembre", commenta Bignami.

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