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In Onda, Letta incassa un altro colpo da Conte in Sicilia. "Era così imprevedibile?" imbarazzo in studio

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Giorni durissimi per il Partito democratico che oggi deve incassare lo strappo definitivo con il Movimento 5 Stelle, con cui era ancora alleato per elezioni regionali in Sicilia. Giuseppe Conte ha annunciato che i grillini andranno da soli provocando l'ira del Pd, il cui segretario, Enrico Letta, lunedì 22 agosto è intervenuto a In Onda, il programma di La7. Poco meno di un mese dopo le primarie del 24 luglio va in frantumi il fronte progressista che "resisteva" in Sicilia. Il MoVimento 5 Stelle non appoggerà più l’eurodeputata del Pd Caterina Chinnici  puntando sul "suo" Nuccio Di Paola. La domanda di Marianna Aprile è inevitabile: "Era così imprevedibile?". 

 

"Quando 30mila persone votane nelle primarie" è "impensabile" che possa accadere "quello che è successo oggi, quando la viccenda locale viene mescolata a quella nazionale e c'è un voltafaccia" afferma il segretario dem. "Io sono abbastanza esterrefatto, da quello che è successo. Mi chiedo se sono rimasto a un'idea romantica della politica", commenta amareggiato Letta, dove c'è il rispetto della parola data. 

 

La scelta di Conte in Sicilia per le regionali "non è una rappresaglia, perché noi non abbiamo escluso nessuno, è Conte che si è autoescluso" dalla allenza nazionale col Pd "e il governo Drgahi doveva andare a vanti. Hanno fatto la scelta di mettersi insieme con Salvini e Berlusconi per fare cascare il governo .Salvini e Berlusconi non aspettavano altro, la caduta del governo è stata una scelta sbagliata", dice ancora Letta.

 

I motivi di rimpianto, per il leader del Pd, sono diversi.  Se c’è qualcosa su cui si sente "criticabile" è "il tempo perso a cercare di convincere i nostri interlocutori. A cercare di convincere Conte a non far cadere il governo prima e a cercare di convincere" Carlo Calenda a creare una coalizione larga "dopo". "Tre interlocutori, Renzi, Calenda e Conte, hanno pensato molto a se stessi e non agli interessi generali del Paese" è la chiosa amara di Letta. 

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