Sondaggi, il dato che terrorizza il Pd: dov'è finito Luigi Di Maio. E il centrodestra vola
Mentre la campagna elettorale entra nel vivo si sovrappongono le rilevazioni degli istituti di sondaggi. Continua il testa a testa tra i primi due partiti per consenso, Fratelli d'Italia e Partito democratico. Secondo gli ultimi dati di BiDiMedia i partiti di Giorgia Meloni ed Enrico Letta sono separati da un pugno di voti potenziali, anche se entrambi figurano "in lieve flessione". Tra le coalizioni è il centrodestra a primeggiare, mentre il terzo Polo composto da Azione e Italia Viva esordisce con "percentuali abbastanza deludenti" mentre tornano a crescere Lega, Movimento 5 stellee Forza Italia.
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Le coalizioni principali vedono una supremazia del centrodestra: 46,4%, in crescita dello 0,6 per cento rispetto al 7 agosto. "La crescita della coalizione di destra non è però dovuta a Fratelli d’Italia, che mostra una lieve flessione al 24%". Crescono invece il partito di Matteo Salvini, che si attesta al 13,6%, e quello di Silvio Berlusconi che torna a toccare i 7 punti percentuali. I partiti di centro nella coalizione valgono invece l'1,8 per cento.
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Secondo l'istituto di sondaggi "sembra essersi interrotta la polarizzazione" verso Pd e FdI e solo nelle prossime rilevazioni si capirà se siamo di fronte a "nuovi trend che favoriranno formazioni diverse". Il Pd è in calo ma resta primo partito al 24,2%. Perde un decimo di punto l’Alleanza Sinistra Verde, ora al 3,9% – nonostante l’ingresso di Possibile di Civati e Brignone – e si registra un guadagno minimo per Impegno Civico di Luigi Di Maio dato allo 0,9%. "Quest’ultimo dato preoccupa la coalizione: i voti delle liste che non raggiungono il punto percentuale infatti non vengono sommati alla coalizione per il calcolo del riparto proporzionale dei seggi. Su PD e alleati pesano anche le polemiche degli ultimi giorni sulle liste, che potrebbero avere negativamente influenzato qualche elettore", è l'analisi di BiDiMedia. +Europa, al primo sondaggio senza Azione, si attesta al 2,1%. In generale, il centrosinistra otterrebbe oggi il 31,1% dei voti, 15 punti distante dal centrodestra.
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Si rivede il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte che otterrebbe oggi il 10%. E il Terzo polo? L'alleanza tra Carlo Calenda e Matteo Renzi esordisce nella rilevazione dell'istituto con il 5,2%, "un dato inferiore a quanto otteneva la federazione con +Europa nel Csx. Gli elettori in questo momento non premiano il balletto sulle alleanze e relative rotture che si è susseguito nelle scorse settimane, mentre parte dell’elettorato di Azione, proveniente dal Csx, non sembra apprezzare la svolta autonoma e l’alleanza con Renzi". Tra le formazioni che lottano per raggiungere l'asticella del 3 per icento segnala Italexit di Gianluigi Paragone, in crescita e ormai vicina alla soglia.